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“Così diamo forma al sogno di Cantù: l’Arena del basket e degli eventi attirerà 350mila persone all’anno”

Osservando i rendering e leggendo i numeri dell’operazione si può comprendere, solo parzialmente, la portata innovativa della nuova Arena di Cantù. Foto e progetti ci proiettano direttamente nel futuro, con un occhio di riguardo a innovazione, sostenibilità e valorizzazione del territorio tra design iconico, materiali all’avanguardia e tecnologie integrate. Ma forse, ciò che maggiormente riesce a trasmettere il valore di questo avveniristico piano sono le parole. Le parole dei protagonisti, di coloro i quali si sono messi insieme per rendere possibile la nascita di questo centro polifunzionale – casa della Pallacanestro Cantù e molto altro – progettato da MMA Projects, affermato studio internazionale di architettura.

E allora spazio al valore delle idee e del voler fare, alla base di tutto quanto sta nascendo a Cantù. “Il nostro era un sogno che lentamente ha preso forma e ora si sta concretizzando sotto gli occhi di tutti noi che da sempre abbiamo creduto in questo splendido progetto. Abbiamo insistito e superato difficoltà ma ora siamo qui, soddisfatti della strada imboccata”, dice il Presidente di Cantù Arena, Antonio Munafò.

Dunque, tutto parte dalla voglia di fare e innanzitutto dalla “passione per il basket che ci ha ispirati e ci ha motivati nel voler dare una nuova casa alla Pallacanestro Cantù. Ma tale slancio non poteva essere arrestato e infatti tutti i soggetti coinvolti hanno voluto guardare oltre e credere nella forza dirompente di un centro polifunzionale avveniristico, capace di essere un motore per il rilancio economico e sociale del nostro territorio. Un qualcosa in grado di ridare fiducia agli imprenditori locali e non solo locali, così come ai cittadini”, aggiunge Munafò.

E l’opera in fase di realizzazione sarà veramente “super”. Solo alcuni dettagli bastano a inquadrala. La struttura si svilupperà su un’area complessiva di 27.910 mq e il complesso sportivo e multifunzionale vedrà fondersi insieme sport, intrattenimento e cultura.

Con una capienza prevista di oltre 5.200 posti a sedere e un campo di allenamento complementare, L’Arena diventerà infatti un punto di incontro, aggregazione e riferimento sociale. Potrà poi ospitare, oltre alle partite di basket, convention, spettacoli, fiere, concerti, molteplici eventi sportivi indoor, attività sociali di ogni genere e, grazie alle ultime modifiche, una pista del ghiaccio.

“L’obiettivo è attrarre qui 350mila persone all’anno tra sport, eventi e altro – conclude Munafò – E tale massa genererà delle ovvie ricadute sul territorio in termini economici e di nuove attività che potranno nascere e sicuramente vedranno la luce. Nel frattempo, il cantiere procede spedito e tutto sta seguendo il cronoprogramma che ci siamo dati. Obiettivo è inaugurare nell’autunno del 26 magari con una bella partita di basket”.

Coinvolti nel sogno sempre più reale un raggruppamento di imprese, che comprende Cantù Next S.p.A., Gallerie Commerciali Bennet S.p.A., Bennet S.p.A., Acinque Innovazione S.r.l., Pichler Projects S.r.l., MA.SI Group S.r.l., Cobet S.r.l., Nessi&Majocchi S.p.A. e Consonni strade 2001 S.r.l., attraverso la procedura dedicata alla realizzazione e ammodernamento dell’impiantistica sportiva nota come “Legge Stadi”. Si tratta della prima costruzione in Italia ad aver utilizzato la “Legge Stadi” e il project financing, battendo il record di tempistiche per l’approvazione dei lavori del progetto (4 anni contro gli 8 medi del processo burocratico italiano). Infine, sarà la prima struttura in Italia a proporre il personal seating license (PSL), una licenza a pagamento per l’acquisto e conseguente proprietà del posto a sedere.

Il finanziamento è stato concesso da un pool di primari istituti di credito, composto da Istituto per il Credito Sportivo e Culturale, Intesa Sanpaolo in qualità di banca agente, BCC Cantù, insieme a Finlombarda, la società finanziaria di Regione Lombardia.
Felice ma anche giustamente scaramantico è l’amministratore delegato di Cantù Arena Andrea Mauri. “Il programma delle opere procede, siamo in linea. Anzi stiamo adoperandoci per poter accelerare, laddove si rendesse possibile, i tempi. Ma non voglio dire nulla. Anche se si tratta di pura scaramanzia per ora guardo soddisfatto e fiducioso agli interventi in essere”.

Lavori che affondano le radici indietro nel tempo. “Ricordo perfettamente come i primi carteggi tra noi e il Comune di Cantù risalgono al 2019. E ora eccoci qui, a osservare quanto sta prendendo forma. Un sogno diventato realtà grazie a imprenditori, banche e politica. Tutti uniti per un fine comune. E in questi anni abbiamo dovuto affrontare imprevisti e difficoltà di varia natura che non ci hanno però mai abbattuti o fatto rallentare. L’obiettivo era ben chiaro fin dall’origine e fisso nelle nostre teste”, aggiunge Mauri.

E l’obiettivo era ed è quello di “realizzare un’opera top sia per Cantù, Como e tutto il territorio lombardo. Si tratta di un punto di arrivo, dopo 40 anni, che prende origine dalla volontà di dare una casa al Basket Cantù. E da qui aprirsi al territorio creando un centro multifunzionale in grado di rivitalizzare e rilanciare un’intera area geografica”, spiega sempre Andrea Mauri.

Per garantire la massima efficienza nella gestione e il miglior risultato economico nella commercializzazione della struttura, Cantù Arena ha stipulato con ASM Global, leader mondiale nel campo del venue management, un accordo decennale in esclusiva per curare l’organizzazione e la gestione di eventi e servizi nella fase di preapertura, apertura e gestione operativa della nuova Arena di Cantù.

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