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Nessuna sanzione per chi fa feste in casa.
Una circolare diffusa dal Viminale poco fa accompagna e spiega alcuni passaggi dell’ultimo Dpcm Conte.
Pur ribadendo la necessità di “comportamenti ispirati alla massima prudenza e al senso di responsabilità dei singoli” il documento precisa come le “raccomandazioni” contenute nel decreto non siano “correlate a sanzioni”.
E’ il caso degli incontri in casa. Ecco il passaggio:
Per quanto riguarda il ricevimento di ospiti presso la propria abitazione, il d.P.C.M. in commento rafforza la raccomandazione riferita al medesimo contesto contenuta nel precedente provvedimento presidenziale. Tenuto conto della stringente necessità di prevenire la diffusione del virus, che può essere agevolata da contatti occasionali anche tra familiari non conviventi, e pertanto di adeguare i propri comportamenti, anche nella sfera privata, a un principio di massima cautela, viene raccomandato che nelle abitazioni private si eviti di ricevere persone diverse dai
conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza.Va da sé che anche ove ricorrano tali particolari circostanze andranno seguite le regole prudenziali legate all’uso dei dispositivi di protezione delle vie aeree. Si ribadisce, a beneficio dell’attività degli organi accertatori, che le previsioni del d.P.C.M. esplicitate in forma di raccomandazione non determinano, nel caso di comportamenti difformi, l’irrogazione di sanzioni.
Sempre “fortemente raccomandato a tutte le persone fisiche di non spostarsi, con mezzi di trasporto, pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”. Anche in questo caso, come sopra, non vi è lo spettro di sanzioni.