Allarme rosso a 500 contagi quotidiani.
La soglia, indicata dagli esperti regionali, è quella che se superata potrebbe portare a un nuovo inasprimento delle misure di prevenzione da contagio.
Si ragiona in vista del 18 maggio, per valutare nuove riaperture e rispondere alle richieste di allentamento delle restrizioni. Ma per la cabina di regia lombarda è chiarissimo: tutto dipende dall’Rt, indicatore calcolato ogni sette giorni, che darà la misura della curva dei contagi in Fase2.
Tecnici, epidemiologii stanno ancora lavorando e elaborando i dati ma pare che oggi in Lombardia l’indice Rt sia a 0,8, cioè sotto quell’1 che porterebbe a un nuovo lockdown.
Si tratta di un parametro calcolato sul fattore tempo, lievemente diverso da R0 che definisce come e quanto una persona infetta sia in grado di contagiarne altre, in questo caso la regione sarebbe sotto la media nazionale: 0,5 secondo quanto calcolato dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento.
Perché il fattore Rt si alzi deve accadere che per alcuni giorni i contagi si attestino a 500 ogni 24 ore.
Per questo ospedali e strutture sanitarie vengono monitorati con attenzione.
Ieri (6 maggio) il numero di positivi in Lombardia è tornato a aumentare: +643 casi (oltre a altri 130 che però risalgono a aprile e non erano ancora stati conteggiati, l’altro ieri (5 maggio) i casi erano 500 e il giorno precedente 577. Qui i dettagli.
Decisioni e analisi sono in corso ma è chiaro che se la tendenza non scenderà saranno sancite nuove misure stringenti.