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Covid, Sant’Anna sotto pressione. Appello di Pusinelli: “Al Pronto Soccoso solo per grave necessità”

Per rispondere alla necessità di aprire ulteriori posti letto per l’accoglienza di pazienti Covid positivi, la direzione di Asst Lariana ha deciso di chiudere il reparto di Psichiatria dell’ospedale Sant’Anna. I tre pazienti ricoverati sono stati trasferiti due a all’ospedale di Cantù ed uno a Menaggio.

A Cantù è stata trasferita anche la guardia unica svolta la notte dallo psichiatra mentre all’ospedale Sant’Anna resta garantita la presenza di uno psichiatra dalle 8 alle 20 per eventuali consulenze per il Pronto Soccorso o altri reparti. Il trasferimento ha consentito così di poter spostare il personale infermieristico nelle degenze dedicate ai pazienti Covid ed aumentarne la capienza.

A stamattina il totale dei pazienti ricoverati era di 139: 54 nella Degenza Chirurgica 3 (Sant’Anna), 35 nella Degenza Medica 3 (Sant’Anna), 9 in Medicina d’urgenza (Sant’Anna), 9 nella Week/Day Surgery (Sant’Anna), 10 in Terapia intensiva (Sant’Anna), 7 in Pronto Soccorso (Cantù), 1 in Terapia intensiva (Cantù), 14 a Mariano Comense nella Degenza di transizione.

“In questo fine settimana abbiamo riscontrato un massiccio afflusso di pazienti Covid positivi nei Pronto soccorso dei presidi di Cantù e di San Fermo e in particolare in quello del Sant’Anna – commenta Fabio Banfi, direttore generale di Asst Lariana – Anche in questa circostanza abbiamo gestito la situazione riorganizzando ulteriori aree ospedaliere per poter accogliere i pazienti. Ringrazio il dottor Pusinelli e il dottor Mariani (primario del Ps di Cantù, ndr), i loro medici, le équipes infermieristiche, gli operatori socio sanitari e tutti coloro che senza sollecitazione alcuna si sono resi immediatamente disponibili a fare fronte a questa emergenza avendo come unico fine la risposta al bisogno dei cittadini. Questa è la vera forza di Asst Lariana”.

“Rinnoviamo l’invito a presentarsi in Pronto Soccorso solo in caso di grave necessità – osserva Roberto Pusinelli, primario del Ps del Sant’Anna e direttore del Dipartimento Emergenza-Urgenza – Il medico di medicina generale, il pediatra, e nei giorni festivi la guardia medica, sono i primi a cui rivolgersi e nel caso saranno loro a dare indicazioni. Il Pronto Soccorso, tanto più in una situazione come questa, deve restare libero il più possibile per rispondere alle urgenze”.

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3 Commenti

  1. Sicerto non intasiamo i pronto soccorso, ma se uno non di sente bene, ed il medico di base non risponde, la guardia medica suona srmpre occupato che deve fare?

  2. se invece di perdere tempo avessero organizzato il vecchio Sant’Anna per i casi meno gravi adesso forse si avrebbero più posti disponibili, forse sarebbe bastato un pò di buon senso e non di un gruppo di manager della sanità che di sanità non capisce nulla.

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