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Oltre 130 anni di storia, la storica funicolare del Lago di Como si ferma. E arrivano 229mila euro per i lavori

Da oggi al via due mesi di lavori per la Funicolare Como-Brunate, che giusto nel 2024 ha compiuto 130 anni di viaggi sopra il Lago di Como. Cantiere che si chiuderà il 14 aprile con la stagione turistica già avviata, almeno per quanto riguarda i fine settimana. Durante questo periodo Atm ha disposto corse sostitutive dei bus ogni mezz’ora sette giorni su sette con corse ogni 15 minuti da lunedì a venerdì negli orari di punta per andare incontro a studenti e pendolari.

L’anno scorso la funicolare ha celebrato il 130mo compleanno. Per quanto riguarda i lavori lo stanziamento regionale è di 229.280.

Si tratta di interventi particolarmente importanti – spiega l’assessore Franco Lucente – in grado di garantire nella massima sicurezza il trasporto dei passeggeri. La funicolare è, a tutti gli effetti, un simbolo del territorio e rappresenta un volano fondamentale per la valorizzazione turistica del Comasco. Il nostro obiettivo è ammodernare l’impianto, rendendolo sempre più fruibile, efficiente e moderno. Sappiamo bene che la chiusura della struttura creerà diversi disagi soprattutto ai residenti, agli studenti e ai lavoratori: ma la sicurezza della collettività viene prima di tutto”.

Nello specifico, le risorse finanziate sono così suddivise: 79.699 euro per la revisione quinquennale dei freni delle vetture e 149.581 euro per la sostituzione dell’impianto di videosorveglianza, in sostituzione di quello esistente ma ormai vecchio. Gli interventi termineranno il 14 aprile 2025.

“Il finanziamento – continua Lucente – dimostra ancora una volta la grande attenzione di Regione Lombardia nei confronti di un settore, quello funiviario, particolarmente importante per l’economia dei territori. L’intervento sulla Funicolare Como-Brunate, che segue quello dello scorso settembre, quando Regione stanziò ulteriori 86.000 euro per azioni di manutenzione straordinaria, rientra in un ampio progetto di sostegno economico che abbiamo avviato dal 2020, a favore di tutti gli enti pubblici proprietari degli impianti a fune soggetti ad obblighi di servizio di trasporto pubblico locale. Un percorso di ascolto delle esigenze delle realtà locali che ci sta portando a mettere in sicurezza una serie di infrastrutture che valorizzano luoghi e comunità”.

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