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Denuncia Cgil e Uil: “Il Gruppo La Villa addebiterà il lavaggio delle divise ai 180 lavoratori. Inaccettabile”

“La Fp Cgil e la Uil Fpl denunciano il grave comportamento del gruppo La Villa, gestore e proprietario di cinque realtà socio assistenziali sul territorio – la rsa Pascoli di Cucciago, la rsa Foscolo e Carducci di Guanzate, la rsa Santa Maria della Pace di Cernobbio e le comunità psichiatriche di Fino Mornasco-, che addebiterà il costo del lavaggio delle divise ai dipendenti, 25 cent a lavaggio per lavoratore, per circa 180 dipendenti complessivamente”. Così oggi denunciano i sindacati in una lunga nota.

La riportiamo integralmente:

La Villa, infatti, ad aprile, procedeva a cambiare il protocollo aziendale dando disposizione agli operatori (oss, infermieri, addetti pulizie ma anche operatori di cucina) di lavare presso la propria abitazione le divise lavorative. Cgil e Uil hanno da subito denunciato tale situazione al dipartimento competente di Ats in ragione del rischio biologico che tale situazione avrebbe comportato sia per i lavoratori, sia per i loro famigliari. Gli operatori, infatti, sono potenzialmente esposti a materiale biologico come sangue, feci, urina, espettorato, ecc. ed è per questo che la normativa obbliga il datore di lavoro a sostenere tutte le spese inerenti la salute e sicurezza sul luogo di lavoro. Il lavaggio presso il proprio domicilio, invece, si configurava come un vero e proprio costo di sicurezza a carico dei dipendenti.

In data 22 luglio, durante un incontro sindacale con l’azienda, le scriventi vengono a conoscenza che Ats ha imposto al gruppo La Villa di farsi carico, avendone la totale responsabilità, del lavaggio delle divise in quanto dispositivi di sicurezza a tutela dei lavoratori. La Villa procederà a reinternalizzare il servizio di lavaggio divise ma, nonostante le indicazioni di Ats, ne addebiterà il costo ai lavoratori. Una scelta inaccettabile per le scriventi, in quanto in pieno contrasto con il testo unico sulla sicurezza sul lavoro che vieta ai datori di lavoro di addebitare costi di tale natura ai propri dipendenti.

Ne consegue un vero e proprio peggioramento delle condizioni di lavoro, a ridosso di due anni di pandemia in cui gli operatori, con fatica e grande stress lavorativo, hanno garantito la cura e assistenza agli ospiti, spesso ammalandosi di Covid. Una decisione che desta quindi grande rabbia tra i dipendenti che, invece di ricevere riconoscenza per il lavoro svolto, si trovano ora a doversi pagare il lavaggio degli indumenti da lavoro. Le scriventi hanno già provveduto a formale diffida nei confronti del gruppo e ad allertare Ats e Ispettorato del Lavoro Di Como Lecco e, qualora il gruppo proceda con l’addebito dei costi del lavaggio, sono pronte a vertenza sindacale.

FP CGIL Stefania Macrì

UIL FPL Stefania Casciello

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