E’ vero, il monumento è concepito per un’alta vivibilità. E’ altrettanto vero che in un giorno di festa non è pensabile governare ogni flusso e certo non avrebbe senso invocare palizzate o cancelli.
Giacché, talvolta, basta una punta di buon senso. Così non pare affatto peregrina la segnalazione di un lettore, con foto, arrivata oggi pomeriggio. Ci scrive: “L’altra faccia del 25 aprile, monumento alla Resistenza Europea utilizzato per bivaccare e mangiarsi un panino con la salamella“.
Insomma, l’area è frequentabile e alcuni spazi sono dedicati alla convivialità ma vedere un la stele che riporta i nomi dei caduti utilizzata come riposa-terga, ecco, non è davvero edificante.
A proposito di 25 aprile, stamane la celebrazione:
Lucini-Landriscina, lo sguardo e il rispetto. Nei due sindaci di fronte, l’eredità del 25 Aprile