“Considerato il protrarsi dei lavori di riqualificazione del porto di Sant’Agostino, Como Servizi Urbani ha predisposto una parziale riapertura dell’area con la possibilità per alcuni assegnatari, di ricollocare le proprie imbarcazioni sulle gradinate”. Così fa sapere Csu, d’altronde il ritardo del cantiere è diventato una specie di romanzo a puntate da settimane.
Il cantiere di Sant’Agostino è un fallimento, nuovi ritardi: ultimi pontili solo a settembre
“In accordo con l’impresa esecutrice dei lavori -spiegano dalla controllata comunele – e per soddisfare le legittime aspettative dei nostri assegnatari, a partire da sabato 7 agosto sarà consentito, a chi aveva le imbarcazioni sulle gradinate del porto, di riposizionare le stesse. Si tratta di una misura eccezionale e sicuramente limitativa ma è ciò che in questo momento è possibile fare senza interferire in maniera invasiva sui lavori che stanno proseguendo. Avvisiamo che, nel caso di operazioni che potrebbero pregiudicare la sicurezza del cantiere, la navigazione delle imbarcazioni potrebbe essere temporaneamente inibita in alcune giornate. Questa soluzione consentirebbe inoltre l’uso completo del pontile pubblico del molo che potrà essere utilizzato per sbarco e imbarco temporaneo senza possibilità di sosta.
Oggi il cantiere è stato ridimensionato e gli assegnatari dei posti barca sulle gradinate sono stati avvisati dagli uffici di Csu.
Un commento
Ma quando non si rispettano i tempi contrattuali non c’è nessuna penale?, nessuno è responsabile e nessuno paga i “danni”. A me sembra assurdo, in cantiere si vedono tre o quattro operai invece di trenta o quaranta, poi i lavori vanno a rilento.