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“E noi idioti a impazzire per un concerto da mille persone”. Canino (manager De Sfroos) e l’ira per i 30mila tifosi a Milano

“Milano è la mia città e questa mattina mi vergogno di lei”.

Così il comasco Gianpiero Canino, dell’agenzia di eventi e spettacoli MyNina nonché manager di Davide Van De Sfroos, affida ai social la propria rabbia di fronte alle immagini dei festeggiamenti in piazza Duomo a Milano per la vittoria del campionato di Serie A dell’Inter.

Già dal tardo pomeriggio di ieri circolavano sul web le fotografie scattate ai tifosi nel centro meneghino, una folla di 30mila persone che si sono radunate in barba alle restrizioni anti-Covid (moltissimi, infatti, senza mascherina né distanziati).

“Stamattina moltissimi miei colleghi erano basiti di fronte a quelle immagini – ci racconta Gianpiero – in questo momento abbiamo una lista di ciò che dobbiamo fare per provare a organizzare eventi, senza però nemmeno sapere quante persone possano presenziare. E’ tutto assurdo, dispendioso e con tante limitazioni. Poi vedi tutte quelle persone radunate in piazza a Milano, non solo ultras ma anche famiglie, e ti sale una tristezza infinita”.

La polemica, ovviamente, non è legata alla fede calcistica dei tifosi (che fossero nerazzurri, bianconeri, rossoneri, poco importa) né ai colori politici. Quanto accaduto ieri in piazza Duomo merita però una riflessione. E nell’occhio del ciclone, oggi, c’è il primo cittadino di Milano Giuseppe Sala che secondo i più non avrebbe garantito i dovuti controlli.

“Chi ha permesso che 30mila persone si recassero in piazza Duomo? Avrebbero dovuto chiuderla, sapendo che ci sarebbero stati i festeggiamenti – aggiunge – Oggi il sindaco di Milano dovrebbe chiedere scusa e dare le dimissioni per quanto accaduto. E’ una mancanza di rispetto verso chi combatte ogni giorno e chi cerca di ripartire. Come ha detto Jax, ogni giorno è come se si schiantasse un Boeing 747 pieno di persone: oggi alle 17 ci diranno che un altro aereo è caduto e tutti sono morti, ormai lo abbiamo accettato ma certe cose bisogna evitarle”.

La rabbia di Gianpiero è alimentata, ancora, da quanto riportato dalla stampa sportiva questa mattina. “La prima pagina della Gazzetta dello Sport è un insulto a tutti i morti di Covid – spiega – una foto enorme di piazza Duomo piena, senza condannare l’evento ma esaltando la vittoria dell’Inter. Siamo alla follia. Penso anche al risalto che queste immagini avranno all’estero: siamo un Paese con record di morti, lo sanno tutti, quindi chissà quale reazione ci sarà a livello internazionale”.

E conclude: “Va bene festeggiare ma con buon senso. Purtroppo è proprio questo che manca, non tutti seguono le regole. Io ho un’agenzia di spettacoli che è totalmente ferma, ho sempre seguito tutte le normative e vedendo queste immagini provo tanto sconforto. Penso a tutti gli artisti dopo l’anno della pandemia: tutti fanno fatica e quelli più piccoli non so se ce la faranno a superare questo momento”.

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6 Commenti

  1. Bisogna chiedersi perché il calcio ha superato i confini dello sport ed è diventato costume. Ha sostituito quello che nell’’800 e negli inizi del ‘900 era la Lirica. Una passione popolare che diventa ossessione. Al calcio è concesso molto perché è quello che la maggior parte delle persone vuole che sia. Anche le proteste, più che legittime, appaiono stonate perché il problema è più profondo. In un Paese dove esistono tre quotidiani tra i più venduti che scrivono solo di calcio, dove anche i giornali “seri” dedicano molte pagine al calcio, dove ogni sera alla televisione trovi tre o quattro programmi che parlano solo ed esclusivamente di calcio, dove ci sono perfino quelli convinti che l’allenatore dell’Inter facesse a tempo perso il Presidente del Consiglio, come si fa a scandalizzarsi se al calcio è concesso tutto? Anche la deroga alla sana convivenza e aggiungerei alla salute mentale diventa tollerabile. ?

  2. L’attuale sindaco della metropoli è espressione di coloro che si autoproclamano e autoincensano come PROGRESSISTI.
    Campionissimi nell’autocelebrarsi ma soprattutto Campionissimi nel minimizzare o meglio ancora IGNORARE del tutto le proprie axxte. Mega. Xxate.
    Ieri in piazza duomo sotto la Madunina tutta d’or NON È SUCCESSO NULLA DI CUI PREOCCUPARSI PER SALA E I SUOI AMICHETTI.
    SE AUMENTERANNO I CONTAGI E I MORTI DARANNO LA COLPA A FONTANA ANCHE QUESTA VOLTA

    1. Questi erano 30.000 scalmanati che neanche il “capitano” avrebbe potuto fermare.
      Riguardo Fontana : indifendibile di fronte ad errori ben più gravi e reiterati , però vedo che c’è ancora chi ci prova.

    2. Ha ragione. A Sala qualche difettuccio si deve trovare anche perchè altrimenti il confronto con il nostro Primo Cittadino, con Fontana e con Gallera, diventa imbarazzante e impietoso.

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