Tutti i comaschi ricordano l’ultima straordinaria gestione della Cascina Respaù, ci riferiamo a quella di Alessandro Donegana e Katia Vigorelli. Straordinaria cucina, eccellente accoglienza in un gioiello incastonato nella Spina Verde, il ristorante nel giro di pochi anni si era fatto un nome importante e un giro di clienti affezionatissimi.
Poi dopo la pandemia e la totale assenza di supporto da parte del Comune di Como proprietario delle mura (all’epoca il sindaco era Mario Landriscina) la decisione di chiudere. I due soci oggi sono titolari della fortunatissima e super gettonata osteria Brillo di via dei Partigiani in città mentre quello della Respaù è stato un destino molto più triste.
L’incantevole cascina sta lì, dimenticata e avvolta dalla vegetazione, un vero peccato. Ecco cosa ci racconta un lettore che invia anche le foto:
Un’altra estate arriva e la Cascina Respaù, ex ostello e baita in Spina Verde, si trova in queste condizioni. Le erbacce hanno ceduto il passo alla boscaglia, che ora occupa gran parte delle aiuole, delle rive che erano coltivate. Segnaletica, panchine, ormai coperti. Vige uno stato di totale abbandono. Stringe il cuore vederla così e pensare a quanti ragazzi stranieri sono passati (la cascina era anche ostello, Ndr) , a quanti Comaschi hanno apprezzato la cucina o trovato un attimo di relax.
Alla baita Baradello, poco distante, le cose non sono molto diverse.
Un vero peccato.
Le responsabilità? Del Comune? Del Parco Spina Verde? Di entrambi?
Scopritelo voi.
Buona giornata
Marco, Como
LE IMMAGINI