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Erba, indiscrezioni sulla vendita del Fatebenefratelli al gruppo San Donato. Braga: “Rischio ulteriore indebolimento della sanità comasca”

“In queste settimane si sono susseguite indiscrezioni sempre più insistenti, anche se non ancora ufficiali, di una possibile compravendita dell’’Ospedale Sacra Famiglia’ di Erba, di proprietà della Provincia Lombardo Veneta dei Fatebenefratelli, al Gruppo San Donato, colosso delle cliniche private in Italia. Una notizia che ha destato forte apprensione tra i cittadini, i sindaci e gli amministratori locali, non ultimi gli oltre 300 dipendenti del presidio di Erba, per le ripercussioni che un tale cambio di proprietà potrebbe avere sul territorio dell’erbese e del Triangolo lariano in termini di offerta dei servizi pubblici sanitari”. Lo fa sapere in una nota la capogruppo del Partito democratico alla Camera, la deputata comasca Chiara Braga.

“La preoccupazione più forte – prosegue la parlamentare dem, firmataria qualche mese fa di un’interrogazione sulla sanità comasca ancora in attesa di risposta – è che, di fronte ad un sistema pubblico sanitario messo gravemente in crisi da decenni di politiche di Regione Lombardia sbagliate volte a favorire più la sanità privata, a scopo di lucro, che quella pubblica, l’offerta delle prestazioni pubbliche di cura sul nostro territorio venga ulteriormente e irrimediabilmente indebolita. Nella nostra provincia sono parecchie le incognite alle quali i vertici di Regione Lombardia non sanno o non vogliono deliberatamente rispondere, mentre la realtà dei fatti rivela ormai, in maniera evidente a tutti, il lento inesorabile stillicidio al quale da anni è sottoposta la sanità pubblica lombarda”.

“Qui nel comasco ad esempio, dove peraltro continuano a proliferare istituti e centri socio-sanitari privati, non è ancora dato sapere, nonostante le numerose proteste, le raccolte di firme, le sollecitazioni, gli incontri, le richieste di chiarimenti, quale sarà il destino dell’Ospedale di Menaggio che ad oggi ha già perso 3 reparti su 5, 35 posti letto su 77, il blocco chirurgico e dove attualmente sono previsti solo interventi in anestesia locale due volte al mese. Più che mai incerta è anche la sorte dell’Ospedale di Saranno, afferente all’Asst Valle Olona in provincia di Varese ma che intercetta e offre servizi socio-sanitari pubblici importanti a molti utenti della bassa provincia di Como. Se alle difficoltà di questi due presidi e alle criticità sofferte dagli altri ospedali comaschi si aggiunge anche l’incognita sul futuro dei servizi sanitari offerti dal Fatebenefratelli di Erba, in primis quello del Pronto Soccorso, si capisce bene come lo stato generale della sanità comasca si aggravi ulteriormente”.

“Un sistema sanitario comasco che – conclude Braga – non possiamo permetterci di mandare ulteriormente in sofferenza”.

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