Una gigantesca rivoluzione. E’ davvero difficile definire altrimenti il progetto preliminare depositato in Comune dalla Nessi&Majocchi per stravolgere (in meglio) il volto della zona ex Scalo Merci di Como, la vasta piana che si estende alla sinistra della Stazione San Giovanni. Zona, peraltro, che ora versa in un degrado visibile a occhio nudo.
“Abbiamo depositato la richiesta di un parere preventivo all’amministrazione sul primo progetto di massima – spiega a Comozero l’architetto Angelo Majocchi – Il nostro intento è recuperare l’ex scalo, area di nostra proprietà, dove sono presenti anche capannoni in disuso per circa 20mila metri cubi”. Si tratta delle strutture che potete vedere in foto e che, purtroppo, negli anni sono divenute rifugio di fortuna per disperati e non di rado teatro di incendi e interventi delle forze dell’ordine.
“La nostra proposta – racconta Majocchi – prevede l’abbattimento dei fabbricati e la sostituzione con un nuovo albergo, della tipologia che forse oggi manca in città: si tratta di un cosiddetto budget hotel, di fatto paragonabile a un 3 stelle. Una fascia di mercato dal prezzo abbordabile e non rivolta unicamente alla clientela del lusso. Questa tipologia oggi è carente a Como”.
La struttura ricettiva prevede circa 155-160 stanze, ma non è finita qui. “Di fronte all’hotel – aggiunge l’imprenditore – prevediamo la realizzazione di una struttura per la ristorazione, sul modello di massima dei ristoranti Autogrilli giusto per fare un esempio”.
Altro punto cruciale della proposta – che di fatto rientra complessivamente sotto l’assessorato all’Urbanistica di Marco Butti, che ne ha già illustrato alcuni passaggi nell’apposita commissione – riguarda la sosta.
“Prevediamo la realizzazione di circa 260 posti auto, in parte a servizio della struttura alberghiera, in parte a disposizione della cittadinanza o dei turisti. Un parcheggio a pochi passi dal centro a cui l’area di sosta sarà collegata in maniera anche più diretta e “verticale” con una scala. Ma puntiamo a dare un contributo anche al problema irrisolto dei pullman turistici che ora si affollano un po’ dovunque in città per carenza di spazi: abbiamo pensato alla realizzazione di 29-30 stalli appositamente destinati”.
Come si diceva in avvio, una rivoluzione in senso pieno che ora inizia il suo percorso. “Ora attendiamo il primo parere del Comune che speriamo sia favorevole – conclude Angelo Majocchi – Poi seguiremo tutte le altre procedure per arrivare a ottenere i titoli abilitativi necessari e dunque realizzare il progetto”.
3 Commenti
Non è chiaro se i parcheggi saranno 400 + 260 realizzati da Nessi e Majocchi o solo 260 come illustrato dall’assessore. Se così fosse, tenuto conto dei posti auto a dedicati all’albergo (da 160 camere più personale), dei posti riservati ai disabili ed alle auto elettriche (che possono sostare solo per il tempo necessario alla ricarica) i posti a disposizione dei pendolari sarebbero già insufficienti. Oggi dei 200 disponibili nell’ex area di Rfi (Rete ferroviaria italiana) 140 sono utilizzati dagli abbonati (con lunghe liste di attesa per la grande richiesta). Occorre poi considerare che il privato fa giustamente il suo interesse e applica le tariffe che ritiene opportune se non esistono accordi con il Comune di Como. I turisti (per i quali sembra essere tutto dovuto) possono pagare molto perché usano i parcheggi per pochi giorni, i residenti che li usano per prendere i mezzi pubblici per andare a lavorare li usano tutti i giorni non possono pagare somme ingenti. Un altra domanda, per quale motivo il Comune non ha acquistato l’area strategica dell’ex scalo merci lasciandola ai privati? Se non erro la vendita fu fatta quando era in carica il sindaco Bruni, forse lui potrebbe darci una risposta.
Vero, rifarebbe vita e dignità a un quartiere intristito.
Il progetto non sembra male e può essere di utilità alla città con l’unico appunto che l’hotel non sia un pugno nell’occhio dal punto di vista paesaggistico e che lascino anche qualche spazio verde da godere da parte dei cittadini..