Ieri mattina si sono rinnovati i vertici di Confindustria Varese: Luigi Galdabini è il nuovo presidente. E in occasione della nomina (con lui eletti anche i vicepresidenti: Michela Conterno, Luca Giovanni Donelli, Eleonora Giorgia Munari e Chiara Radrizzani), si è tornati a parlare di un importante progetto, avviato alcuni anni fa, che si è fermato da pochi mesi per uno stop imposto dall’amministrazione comunale di Castellanza. E che, se vogliamo, sembra potenzialmente una risposta alla comasca ComoNext di Lomazzo (e rievoca, almeno in parte, persino il vecchio progetto per l’ex Ticosa di Como lanciato da Paolo De Santis pochi anni fa).
Si tratta del Mill (Manufacturing, Innovation, Learning, Logistics), ovvero una Cittadella, anzi – come è stata definita – una “Fabbrica” del Sapere e del Saper Fare, che possa diventare cabina di regia di competenze e servizi per talenti, giovani, startup, imprese e cluster.
In ballo un intervento da 100 milioni di euro per la riqualificazione dell’area ex Cantoni a Castellanza, capace di unire in un unico spazio l’impresa e e il mondo accademico di Liuc (l’università ha sede nelle vicinanze). Si prevede la creazione della nuova sede provinciale di Confindustria Varese, accentrando le competenze delle attuali sedi territoriali, ma anche una residenza per gli studenti universitari e un’incubatore di impresa, oltre a nuovi spazi urbani.
“Rimane per Confindustria Varese la priorità delle priorità. Dopo la tornata elettorale-amministrativa, appena si insedierà la nuova giunta di Castellanza, torneremo a un serrato e collaborativo confronto per realizzare questo sogno, di cui ha bisogno tutto il territorio. Mill è una risposta di comunità in un territorio che vuole darsi nuove chance”, ha detto il neo eletto presidente.