Il fenomeno Sinigaglywood finisce al Tg1. Inevitabile: la presenza in tribuna a Como, sabato scorso, di attori di fama mondiale come Hugh Grant e Andrew Garfield ha fatto il giro del mondo. E prima erano state star internazionali come Kate Backinsale e nazionali come Gue Pequeno ad accendere i riflettori non solo sportivi sugli spalti vista lago.

Quindi, inevitabilmente, lo stadio più vip del momento continua a richiamare l’attenzione di media, telecamere e taccuini. Nel servizio del Tg1 andato in onda questa sera nell’edizione delle 20.30 sono passate interviste ai tifosi storici che non nascondono più le ambizioni (“Speriamo che la società guadagni ancora di più e che noi abbiamo i risultati che speriamo”), a turisti improvvisamente appassionati dei colori biancoblu ma anche a visitatori stranieri che in realtà sono ancora attratti più dalla bellezza del Lake Como che dal Como e basta. Qui sotto il video integrale.

Sempre oggi, tra l’altro, il Como ha pubblicato un post sui social per raccontare un antico legame storico tra la società lariana e il Fulham, squadra di cui Hugh Grant – sabato scorso letteralmente scatenato al gol di Nico Paz – è tifosissimo da sempre.

“Sabato 19 ottobre, il Sinigaglia ha accolto un ospite d’eccezione, Hugh Grant, attore britannico e da sempre tifoso del Fulham, venuto a vedere la partita Como-Parma – scrive il club – Questa visita ha ricordato un legame storico tra Como e Fulham che risale a cinquant’anni fa. Nel 1973, infatti, il Como ospitò il Fulham al Sinigaglia per la quarta edizione della Coppa Anglo-Italiana, un torneo che riuniva squadre italiane e inglesi. Fondata nel 1970 da Gigi Peronace, agente e manager di calcio italiano, la Coppa Anglo-Italiana offriva alle squadre di seconda fascia di entrambi i Paesi la possibilità di competere a livello internazionale, promuovendo lo sport e lo scambio culturale.  La partita tra Como e Fulham, giocata il 21 febbraio 1973, si concluse con un pareggio per 0-0, segnando il debutto internazionale del Como. Come gesto speciale, il miglior giocatore inglese della partita fu premiato con una poltrona dell’azienda di arredamento locale Alvò, a sottolineare i legami culturali tra le squadre”.