Solo pochi giorni fa, non senza creare perplessità, era stata presentata e depositata dagli esponenti di Fratelli d’Italia Luigi Zocchi, Giacomo Zamperini, Romana dell’Erba e Anna Dotti una mozione sulla contestatissima tassa sulla salute.
Un documento con il quale si chiedeva a Regione Lombardia – di cui come noto FdI è parte – di attivarsi con urgenza anche alla luce delle “perplessità sollevate da professionisti del settore fiscale, rappresentanze sindacali e istituzioni elvetiche per verificare la legittimità del provvedimento, tutelare i lavoratori applicando le aliquote meno penalizzanti e garantire una distribuzione equa delle risorse su tutti i territorio interessati”. Così era scritto. Ebbene, di questa mozione si sono perse le tracce. Sparita prima ancora di essere stata discussa. Niente è arrivato in aula. Fatto che non è passato inosservato.
Il documento, infatti, che aveva aperto un fronte interno alla stessa maggioranza sul contestato balzello per i vecchi frontalieri doveva essere discusso ieri, ma non risultava più presente tra i temi da trattare. Sembra infatti che ai cosiddetti “piani alti” non sia affatto piaciuta questa mozione – già durante la seduta della commissione speciale del Consiglio regionale sui Rapporti tra Lombardia e Confederazione Svizzera aveva creato un certo imbarazzo – elaborata da una parte della maggioranza di governo e di conseguenza sarebbe arrivato l’ordine perentorio di ritirarla. E così è stato. Dovrebbe – dicono sempre i bene informati – ricomparire a breve ma con dei sostanziosi e sostanziali aggiustamenti.
In serata poi abbiamo ricevuto una precisazione della consigliera regionale comasca FdI, Anna Dotti. Spiega: “Stiamo lavorando a una riformulazione soprattutto in seguito alle audizioni in commissione della scorsa settimana in la DG Welfare ha specificato che tecnicamente formulata in quella maniera non era possibile procedere e non c’era la possibilità di modificarla per il prossimo Consiglio. La stiamo rielaborando, aprendo la condivisione anche degli altri partiti non di maggioranza, ma anche di minoranza. L’obiettivo certo è quello di garantire la massima tutela dei frontalieri, così come già espresso nella precedente mozione”.