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Giro d’Italia a Como, scatta la polemica di Uil e polizia locale: “Basiti, delusi, amareggiati”

Si accende un focolaio polemico alla polizia locale di Como – o almeno nella parte rappresentata dalla Uil Fpl – in vista del Giro d’Italia che arriverà in città il 26 maggio prossimo.

Con una lettera dai toni ultimativi inviata al sindaco Mario Landriscina, agli assessori Elena Negretti (Polizia Locale e Personale) e Marco Galli (Sport) e al comandante Donatello Ghezzo, infatti, il segretario del sindacato Vincenzo Falanga scrive che l’organizzazione sindacale “prende atto che, nonostante le note e gli incontri effettuati, ad oggi nulla è stato comunicato rispetto alle istanze riferite alle attività affidate al Comando di Polizia Locale”.

“Dall’inizio di quest’anno – prosegue il testo – abbiamo a più riprese chiesto di avviare quanto necessario affinché si potessero valorizzare gli operatori coinvolti nella gestione di servizi che, per la nostra città diventano sempre più imponenti sia per l’importanza degli eventi che per l’utenza che si versa in convalle”.

Poi vengono elencati i problemi e le richieste del sindacato, ad ora disattesi.

“Come è certamente noto il prossimo 26 maggio il Giro d’Italia non sarà l’unica incombenza ad interessare il nostro Ente considerato che saranno in corso le consultazioni elettorali per le elezioni europee 2019 – si legge nel documento della Uil – A differenza del passato, come anticipato nella nota del 19 aprile scorso, per le attività connesse allo svolgimento delle consultazioni elettorali non sarà assegnata la Polizia Locale di Como, in quanto il dispiegamento della forza lavoro sarà interamente assegnato alla gestione della manifestazione agonistica”.

“Pur avendo chiesto un confronto nulla è stato fatto o comunicato sino ad oggi, lasciandoci letteralmente basiti per non aver avuto il buon senso neanche della convocazione delle parti – prosegue Falanga – Ricordiamo che la nostra istanza era finalizzata l’avvio immediato delle procedure volte al riconoscimento dell’art. 56 ter del CCNL Enti Locali del 21.5.2018 (in foto qui sotto, ndr) in occasione del “Giro d’Italia 2019” che vedrà per l’appunto, il personale della Polizia Locale impegnato nella manifestazione a discapito delle attività presso i seggi elettorali con relativa perdita delle indennità previste”.

Falanga denuncia anche che “a seguito dell’ordine di Servizio del 6 maggio prendiamo atto da parte del Comando della volontà di procedere senza l’attivazione di forme di sponsorizzazione private e per l’ennesima volta si chiede al personale la massima disponibilità a garantire i servizi connessi alla manifestazione”.

Tagliente il finale della lettera: “Con estrema onestà intellettuale e considerato il riguardo che sin dall’inizio avete dimostrato nei confronti di questo Servizio (sempre è esposto a difficoltà di ogni genere) e per il senso di responsabilità che è stato dimostrato dal personale, il Vostro silenzio “assordante” ci lascia delusi e amareggiati. Siamo convinti che, quando non si colgono delle opportunità a rimetterci non è solo un Settore ma l’intero Ente per questo, auspichiamo di essere smentiti e di aver preso un abbaglio”.

QUI LA LETTERA INTEGRALE

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9 Commenti

  1. In sostanza si lamentano che lavorare per il Giro frutti meno che lavorare per le Elezioni.
    Ahahahah
    Grandissima figura che ci fanno a dirlo così spudoratamente…

  2. “a discapito delle attività presso i seggi elettorali con relativa perdita delle indennità previste”

    Scusatemi ma non ho capito, e se sbaglio per favore qualcuno mi spieghi: il sindacato si lamenta perché il Comune chiama a lavorare i propri dipendenti, impedendo loro di guadagnare un reddito extra svolgendo un secondo lavoro occasionale presso i seggi elettorali? Ho capito bene? Si lamentano con il Comune perché il Comune fa lavorare i suoi dipendenti nel rispetto delle mansioni loro attribuite? Questo è il problema?

  3. L’unica differenza tra i faraoni e i capitalisti di oggi è che i primi non permettevano i sindacati. Gordon Gekko, personaggio cinematografico – Wall Street.
    La lettura dei commenti lascia trasparire un’acredine nei confronti della città.
    Forse alcuni vorrebbero ritornare all’oscurantismo.
    Il lavoratori e soprattutto i pensionati, sono mio avviso sempre ben tutelati dal sindacato. Le polemiche lasciamole al vento che soffierà sul “giro” il giorno 26 Maggio.

  4. Il tutto condito da una spesa esorbitante a fondo perduto (290.000€) a carico del Comune di Como che, ad ogni piè sospinto, afferma di non avere soldi (né voglia) per le attività che servono davvero.
    Un anno fà (ad aprile) è stato approvato, in sede di Bilancio Preventivo, un piano parziale di eliminazione delle barriere architettoniche ma nessuna opera tra quelle scritte nel piano è mai stata iniziata.
    Si dice che ci vuole tempo per le gare d’appalto e per altri intralci burocratici, ma le strade per far arrivare la tappa del giro sono state sistemate per tempo e hanno avuto precedenza assoluta sulla eliminazione delle barriere architettoniche.
    Ai posters…

  5. Non so se hanno avuto la possibilità di scegliere il giorno in cui ospitare la tappa del Giro d’Italia. Non credo. Sarebbe troppo complicato per gli organizzatori del Giro far coincidere le richieste dei Comuni e il cronoprogramma dei tracciati delle tappe. Probabilmente è stata una coincidenza sfortunata.
    Tuttavia, l’organizzazione della giornata che prevede, oltre alle elezioni Europee, la conclusione nel pomeriggio della tappa e, se la memoria non mi inganna, il transito di un raduno di auto d’epoca dirette a Villa d’Este; è indiscutibilmente molto complessa.
    Oltre alla Polizia Locale è necessario coordinare le altre Forze dell’Ordine, il presidio dei Seggi, i percorsi alternativi alle auto di servizio per la gestione delle emergenze (ambulanze, VVFF; ecc); compiti e perimetri di responsabilità ecc.ecc. Non è semplice e soprattutto, come si dice in gergo, devono essere “tutti a bordo” a condividere il proprio impegno professionale per rendere il tutto perfetto.
    Se non si ascoltano le richieste e i suggerimenti dei Rappresentanti dei lavoratori della Polizia Locale, non si potrà pretendere che il Servizio offerto vada oltre il minimo richiesto dall’Ordine di Servizio come la complessità della giornata richiederà.
    Gli straordinari e i riposi previsti non sono solo un diritto ma un incentivo e uno stimolo a dare il meglio quando il meglio serve.
    Speriamo che il senso del dovere dei nostri Agenti sia maggiore dell’attenzione dei nostri Amministratori che anche su questo episodio di dimostrano ben al di sotto del “minimo sindacale”……

  6. Il Giro deve pagare gli straordinari al personale, piú che giusto, altrimenti ci pensino loro co il servizio d’ordine privato. Il Prefetto dovrebbe mandare gli agenti ai seggi. Landriscina hai toppato ancora…

  7. Diciamo che non e’ una novita’ che questa “certa amministrazione” non risponda alle diverse e molteplici richieste che possano giungergli e di questo siamo da tempo al corrente, critico e’ il problema dello spiegamento di forze che intenderanno utilizzare per il Giro a discapito di tutte le eventuali situazioni che potranno verificarsi in quel o quei giorni sul territorio.
    Condivido la perplessita’ del sindacalista , io come cittadino altresi’ trovo sconcertante il comportamento tenuto dal primo cittadino assente nelle risposte.

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