Giovedì 5 dicembre si è svolta la riunione del Coordinamento Nazionale delle Città Creative Italiane riconosciute dall’Unesco, composto da Alba, Bergamo, Bologna, Bolzano, Carrara, Como, Fabriano, Milano, Modena, Parma, Pesaro, Roma e Torino. Questo incontro ha rappresentato un’importante occasione di confronto e pianificazione nell’ottica di delineare il percorso operativo per il prossimo anno.
Dalla riunione è emersa un’importante notizia: Como sarà la nuova Città Coordinatrice del Coordinamento Nazionale delle Città Creative Italiane per il triennio 2025-2027. A partire da gennaio 2025 la città si metterà a disposizione per fornire supporto operativo e condividere le proprie competenze tecniche, promuovendo lo scambio e la collaborazione.
Il Network delle Città Creative è il programma di punta dedicato alle città istituito nel 2004 da Unesco. Oggi il Network conta più di 350 città virtuose in tutto il mondo che hanno scelto di mettere cultura e creatività al centro delle strategie di crescita territoriale. In ogni nazione che vanta la presenza delle Città Creative, queste ultime collaborano anche in reti nazionali, con l’obiettivo di favorire lo scambio di idee e best practices. In Italia, il Coordinamento Nazionale delle Città Creative Italiane costituito nel 2016 è il segno tangibile della volontà dei Comuni italiani membri del Network di collaborare e promuoversi congiuntamente. Prima di Como, le città di Bologna (2016-2019) e Fabriano (2020-2024) hanno svolto il ruolo di Città Coordinatrici mettendosi a disposizione del Gruppo. Il Coordinamento Nazionale delle Città Creative Italiane risulta fondamentale per rafforzare il ruolo delle città italiane nel “mondo Unesco”, per creare un canale di comunicazione privilegiato con la Commissione nazionale Unesco italiana e con la Rappresentanza Permanente d’Italia presso Unesco e favorire l’interazione tra il programma Città Creative, gli altri programmi dell’Unesco e il sistema del Patrimonio Culturale e Naturale.
Le Città Creative italiane sono veri e propri presidi culturali e creativi, capaci di proiettarsi su un palcoscenico mondiale. Non solo condividono esperienze e si sostengono reciprocamente, ma valorizzano le proprie eccellenze e rafforzano le comunità creative. Puntare sulle Città Creative è una scelta strategica per l’Italia, poiché genera opportunità di crescita per i cittadini, per i poli formativi e apre nuove prospettive per i talenti creativi: studenti, artisti, imprenditori, artigiani, musicisti, attori, scrittori, storici, chef, gastronomi, agricoltori, tecnici, architetti, scultori, designer e molti altri, rappresentano il cuore pulsante degli otto campi creativi riconosciuti dall’Unesco (artigianato e arte popolare, design, cinema, gastronomia, letteratura, media arts, musica e architettura), asset strategici per lo sviluppo culturale, sociale ed economico del nostro Paese. Inoltre, le Città Creative offrono numerose opportunità per sviluppare e promuovere buone pratiche nel turismo sostenibile e rigenerativo.
Così ha commentato il sindaco di Como Alessandro Rapinese:
“Il 2024 ha rappresentato un anno straordinario per Como. Nell’ambito Unesco lo scorso marzo la nostra città ha progettato con l’Associazione Italiana Giovani per l’Unesco, il Forum Nazionale delle Città Creative. Penso che questa iniziativa abbia evidenziato la nostra capacità di accogliere e promuovere un dialogo intergenerazionale e culturale di alto livello. Como Città Coordinatrice del Coordinamento Nazionale per il triennio 2025-2027 è una responsabilità importante: ci sentiamo pronti. Inizieremo le interlocuzioni con le Associazioni e gli Enti del gruppo Governance di Como Città Creativa Unesco; ritengo sarà anche importante consolidare l’alleanza tra il Comune di Como e la Camera di Commercio di Como-Lecco sull’ambito Unesco”.
E così l’assessore alla Cultura, ai Musei e Como Unesco Creative City Enrico Colombo:
“Dicembre e gennaio saranno mesi cruciali per impostare i passi futuri. Ci aspetta un processo di codificazione e riordino: nel 2025 dovremo svolgere anche un primo Report di Monitoraggio per l’Unesco. A questo proposito entro fine gennaio convocheremo un’Assemblea Plenaria della Governance territoriale di Como Città Creativa Unesco per fornire un allineamento su obiettivi e strategie. Con la nuova responsabilità per Como di Città Coordinatrice per il Coordinamento Nazionale, sarà ancora più importante adottare una logica di sistema. Il dialogo con le Città Creative italiane Alba, Bergamo, Bologna, Bolzano, Carrara, Fabriano, Milano, Modena, Parma, Pesaro, Roma e Torino sarà rafforzato e ci attendiamo che possano scaturire nuove importanti opportunità di collaborazione. Anche nell’ambito delle relazioni internazionali e dell’internazionalizzazione fare squadra con le Città Creative italiane ci permetterà di aprire un dialogo proficuo in primis a livello europeo, ma non ci sono confini per questo grande processo di cooperazione internazionale”.