Non è proprio andato giù alla Uil comasca il blocco dello striscione satirico verso i due vicepremier Matteo Salvini e Luigi di Maio avvenuto lo scorso 8 giugno a Roma per mano della polizia. Il fatto accadde a Roma, nel corso di una manifestazione sindacale per il pubblico impiego. Già in tempo reale, il segretario provinciale della Uil Fpl, Vincenzo Falanga, definì il blocco dello striscione come un “atto antidemocratico”.
Ma la vera risposta della Uil comasca – pacifica ma corale – si è avuta sabato scorso alla festa del sindacato a Cantù. Un nutrito gruppo di appartenenti all’organizzazione sindacale, infatti – a partire dai volti noti come Vincenzo Falanga e Massimo Coppia col totale appoggio del segretario generale Salvatore Monteduro, per citarne un paio – si sono schierati con la maglietta recante la stessa vignetta “incriminata”. Un gesto di bonaria ribellione che ribadisce la contrarietà allo stop di 10 giorni fa.