Lettera aperta, inviata tramite Cgil, Cisl e Uil dei dipendenti di Asf ai candidati sindaco in vista delle elezioni del 12 giugno. Al centro, in primis, l’emergenza autisti. Come noto l’azienda fatica ad assumere, nonostante il tentativo di introdurre alcuni incentivi, nuovo personale. Ecco il testo della missiva:
Le lavoratrici e i lavoratori del Trasporto Pubblico Locale di Como chiedono alle candidate e ai candidati come pensano di affrontare le problematiche del settore che affliggono il servizio di Como e tutto il bacino ad esso collegato.
Dovrebbe essere ben nota a tutte e a tutti voi la situazione della mancanza di personale nell’azienda di Trasporto Pubblico ASF Autolinee Sri, situazione che oltre a pesare sul personale addetto, crea un disservizio a tutta la cittadinanza rendendo un servizio pubblico indispensabile, sempre meno affidabile.
ASF ha da pochi giorni siglato un accordo di secondo livello attualmente al vaglio dei lavoratori e delle lavoratrici, in concomitanza con il rinnovo del Contratto Nazionale, per cercare di fidelizzare i nuovi assunti; accordo a nostro avviso non ancora sufficiente a invogliare le persone a intraprendere la mansione di autista (stipendio medio Circa € 1200)
Secondo noi bisognerebbe attuare delle politiche di welfare ad esempio destinare alloggi a prezzi calmierati alle persone fuori provincia o fuori regione che si avvicinano alla nostra azienda.
E\n problema che affligge tutto il nostro settore ma se non troviamo soluzioni non si può parlare di trasporto pubblico locale in futuro e quantomeno di transizione ecologica .
Investire in autobus meno inquinanti/elettrici è si la strada giusta ma se non ci saranno autisti per condurre questi autobus non servirà a molto e di conseguenza non essendoci un servizio non efficiente e non affidabile vorrà dire solo trasporto privato individuale che va contro ogni logica ecologica.
ASF come tutti sappiamo è formata per un 51% dalla parte pubblica e come ben sappiamo non ha potere decisionale nella governabilità dell’azienda ma la parte pubblica non può far finta che non succeda niente e che tutto stia filando liscio. Noi addetti ai lavori sappiamo cosa sta succedendo, studenti che non hanno il bus predestinato al mattino per andare a scuola, lavoratori che quando possono rinunciano al trasporto pubblico per la scarsa affidabilità, genitori infuriati perchè i figli,e le figlie restano alle fermate a causa delle corse saltate, persone anziane e persone disabili che hanno difficoltà ad accedere al servizio e molte altre situazioni di disagio e disservizio.
Noi a questo punto chiediamo con forza alle nuove candidate e ai nuovi candidati di affrontare con serietà e senso di responsabilità la questione del trasporto pubblico locale; situazione preoccupante e al limite del collasso che pesa sull’intera collettività.
Le lavoratrici e i lavoratori di ASF Autolinee Sri
Un commento
Quello che succede dappertutto: pochi soldi.