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I presidi smontano pezzo a pezzo l’esame di terza media: “Tempi stretti, valutazioni incerte, rischio contenziosi con i genitori”

“Tempo troppo ristretti, grande aleatorierà nella valutazione finale, possibili contenziosi con genitori, confusione”.

Nonostante sia stata piuttosto cauta fino a pochi giorni fa, l’Associazione Nazionale Presidi ha preso carta e penna e scritto al ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, contestando la modulazione (causa Covid) degli esami di terza media.

Delle nuove linee abbiamo parlato qui:

Esami medie, maturità e promozioni, pronte le ordinanze: chi sarà bocciato, punti, tesine e colloqui. Il dettaglio 

L’associazione, presieduta da Antonello Giannelli è molto chiara, si legge tra i molti passaggi (sotto il documento integrale con dettagli): “Grande aleatorietà della valutazione finale, con possibilità di esplosione del contenzioso, dato che i genitori sono (giustamente) molto attenti alvoto di diploma”.

E ancora: ” In particolare, è richiesto alle scuole di varare, in tempi strettissimi, indicatori concernenti non solo la valutazione dell’elaborato, ma soprattutto quella del percorso triennale che, in precedenza, era elemento che concorreva alla valutazione di altri e non riceveva invece una valutazione a sé stante”.

Denunciati poi “Tempi troppo ristretti – tenendo conto anche delle necessarie delibere del collegio dei docenti – e conseguente impossibilità di gestire al meglio, contemporaneamente,
la DAD (Didattica a distanza, Ndr) che dovrebbe proseguire regolarmente per tutte le classi, terminali e intermedie. In particolare, entro il termine delle lezioni ovvero entro il termine di un mese da oggi (che subirà ulteriori riduzioni in ragione della data di emanazione dell’ordinanza)”.

In buona sostanza “ogni dirigente di scuola secondaria di primo grado si troverebbe a dover”:

1) riunire il collegio per deliberare modalità e criteri di valutazione dell’elaborato e del percorso triennale, in ossequio al e al principio di pubblicità che deve informare la materia;

2) riunire i consigli di classe per declinare detti criteri e modalità, individuare la tematica da assegnare a ciascun alunno e formulare proposte sul calendario delle presentazioni;

3) assegnare un termine congruo per la formulazione dell’elaborato (almeno una settimana);

4) partecipare, presiedendo i rispettivi consigli, alla presentazione degli elaborati (sei classi terze di circa 25 alunni richiedono, per una simile attività, almeno 13 giorni, compresi i sabati)”.

Conclude il documento: “Proprio tenendo conto dell’attuale emergenza e del cambiamento profondo che la scuola italiana ha subito in un arco così breve di tempo, pare opportuno non richiedere sforzi organizzativi enormi, così concentrati e, comunque, del tutto sproporzionati. Si suggerisce pertanto di lasciare all’autonomia delle istituzioni scolastiche la calendarizzazione delle operazioni d’esame, prevedendo che queste si concludano entro il termine, realistico, del 30 giugno. Si chiede pertanto di apportare ai testi delle emanande ordinanze le modificazioni necessarie a risolvere le suddette criticità”.

LA LETTERA

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CORONAVIRUS: TUTTI GLI AGGIORNAMENTI DA COMO, LOMBARDIA E TICINO

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