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Lago di Como, ecco il castello comprato dal gruppo del lusso da 84 miliardi: diventerà un hotel da sogno

Il gigante francese del lusso Lvmh (84 miliardi di ricavi solo nel 2024), proprietario di oltre settanta marchi tra cui Dior, Fendi, Celine, Givenchy, Kenzo, Loro Piana, e Louis Vuitton, TAG Heuer, Tiffany & Co., Bulgari, Moët & Chandon, Veuve Clicquot, ha acquistato qualche mese fa, attraverso la propria controllata Belmond, il Castello di Urio, situato a Carate Urio, sul Lago di Como. Il valore dell’operazione si aggirerebbe fra i 50 e i 100 milioni di euro, tra acquisto e ristrutturazione dell’edificio e del suo immenso parco.

L’operazione si era chiusa 8 mesi dopo la firma del contratto preliminare con la società proprietaria, Castello di Urio srl, società riconducibile all’Opus Dei che aveva messo in vendita la struttura utilizzata da anni per i ritiri spirituali per gli altissimi costi di gestione e manutenzione. Da qui la decisione da parte della ‘Castello di Urio srl’, di mettere in vendita il complesso immobiliare.

Con questa acquisizione la società francese, che opera nel mercato immobiliare di lusso ed è già proprietaria del Cipriani di Venezia, dell’Hotel Splendido di Portofino, oltre ai treni Orient Express, prosegue i suoi investimenti in Italia e mira a trasformare il castello in un albergo di lusso

LA STORIA DEL CASTELLO DI URIO

Sembra certo che la villa originaria risalga alla prima metà del Settecento e che sia stata proprietà di molte famiglie nobili. È stata costruita dai Conti Della Porta, famiglia nobile, che decise di edificare le belle terrazze del parco, con gradinate, balaustre e statue.

DA VILLA A CASTELLO, FASCINO E CLASSE DA 200 ANNI

Nell’Ottocento la villa prese il nome di Castello, dopo che i proprietari, i Melzi d’Eril, fecero elevare due torrette merlate e altre accortezze che diedero all’edificio l’aspetto di un romantico castello.

Il Castello di Urio divenne luogo di ritrovo e prestigio per feste da ballo, battaglie navali sul Lago di Como e divertimenti per ricchi signori affascinati dalla vita mondana. Ogni angolo del Castello è ricco di storia, ogni proprietario ha lasciato un po’ di sé al suo interno, portando alla struttura il fascino che la circonda oggi.

Il Castello grazie alle sue linee, forme e colori regala un’armonia e senso di unicità a ogni ospite. Caratteristiche sono inoltre le due Magnolie di 200 anni di fronte alla maestosa facciata che è come se facessero da tendaggio di un sipario per il castello.

Il castello dispone di 180 metri di battigia e si estende per 1,9 ettari; è adornato con sculture e giardini curati e offre accesso diretto alla riva del lago.

Nel 1871 fu acquistato dal magnate delle ceramiche Richard Ginori prima di passare nelle mani del barone Langheim nel 1947, che effettuò importanti lavori di ristrutturazione trasformando il maniero in una villa dalla facciata dal sapore settecentesco. Ma poi non fu in grado di pagare i lavori e la casa e il giardino furono venduti all’asta e fu allora che arrivarono i fedeli dell’Opera di Dio e il Castello,dalla fine degli anni Cinquanta, è diventata la «casa di ritiri spirituali» proprio per l’Opus Dei.

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