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In provincia di Como l’azienda dei record: investiti 43,8 milioni di euro in media in 5 anni, oltre 74 euro a cittadino

Al Teatro Sociale di Como si è svolta la terza edizione dell’annuale convegno “Spazio all’Acqua”, organizzato da Como Acqua, il Gestore Unico del Servizio Idrico Integrato della provincia di Como. Un appuntamento che ha coinvolto sindaci, rappresentanti delle istituzioni e stakeholder, riuniti per un interessante confronto a stimolo di una crescente e diffusa partecipazione attiva nella mission di tutela dell’acqua.

Il messaggio – declinato nel titolo scelto per l’appuntamento 2024, “Il ruolo della comunità nella tutela della risorsa” – emerge anche dalla scelta e dall’allestimento della location. Como Acqua, infatti, ha voluto i partecipanti sul palco, a pochi passi dai relatori, per abbattere ogni distanza con la platea e così sottolineare che nella difesa dell’acqua ciascuno è protagonista: dal Gestore alle istituzioni su più livelli territoriali, dai rappresentanti politici ai cittadini. Un allestimento non convenzionale che concretamente ribadisce la necessità di condividere un’unica prospettiva nell’approccio al valore della risorsa idrica, in cui ciascuno è chiamato ad avere un ruolo attivo.

Moderato dal giornalista ambientale Giorgio Kaldor – reporter di Materia Rinnovabile esperto di temi ambientali legati alle risorse idriche e agli impatti sociali della transizione ecologica -, il convegno ha fornito, attraverso la certezza dei dati rappresentati, un’immagine vivida dell’impegno della società sul territorio.

Gioia Gorla, Responsabile Area Amministrazione Controllo e Operation di Como Acqua; Marco Roncoroni, Responsabile Laboratorio Acque Potabili, e Luis Gonzalez, Responsabile Area Tecnica Gestione e Investimenti, hanno raccontato Como Acqua attraverso i suoi risultati nel perimetro di gestione: la rete di acquedotto copre 5.125 chilometri sull’intero perimetro provinciale e serve 496.736 cittadini in 141 comuni, mentre il servizio di fognatura e depurazione si estende su 144 comuni. Un territorio ampio sul quale, a favore dell’utenza, solo nei primi sei mesi dell’anno sono state attivate 1.178 nuove forniture, 30.081 sostituzioni di contatori e 1.408 letture effettuate.

A garanzia della qualità dell’acqua potabile il laboratorio accreditato della società ha eseguito 149.496 analisi dall’inizio dell’anno allo scorso 30 settembre, con monitoraggi continui anche sulle acque reflue, attraverso 68.686 analisi. Un impegno di controllo costante, che supera i numeri minimi richiesti dalle normative.

Luis Gonzalez ha invece passato in rassegna tutte le competenze – oltre 39 professionalità distinte e altamente specializzate – necessarie per gestire il Servizio idrico integrato. Il Responsabile degli Investimenti ha delineato poi il robusto investment plan dell’azienda: 43,8 milioni di euro in media nel periodo 2024-2029, con una spesa pro capite che si attesta a 74,2 euro, un dato sopra la media regionale che si ferma a 55 euro pro capite. Questo investimento, insieme a progetti finanziati tramite PNRR e fondi europei e regionali, testimonia la volontà della società di continuare a crescere costantemente.

Nella fase conclusiva, è stato Giovanni Bonati, Consulente per la Transizione Digitale al Parlamento e alla Regione Lombardia, ad evidenziare nel corso della sua lectio magistralis l’importanza della formazione ai cittadini rispetto l’accesso ai servizi digitali nel settore dell’idrico, con un focus su strumenti quali lo SPID, il domicilio digitale e il nuovo IT Wallet, fondamentali per garantire una gestione moderna ed efficiente dei servizi pubblici.

A ribadire il messaggio del convegno è, in primis, il vicepresidente Laura Santin «Come emerso dagli interventi dei relatori, la partecipazione attiva di tutti è fondamentale. Solo stimolando un coinvolgimento congiunto possiamo comprendere la necessità di proteggere a 360° una risorsa essenziale come l’acqua. È un impegno che, sempre con Como Acqua in prima linea, riguarda ciascuno di noi».

Il Direttore di Como Acqua, Giulia Cappellini, aggiunge: «Siamo un’azienda fisiologicamente chiamata a guardare sempre più avanti, facendo leva sull’innovazione e sulla resilienza. Le nostre competenze, la nostra attività e i nostri investimenti garantiscono un servizio di qualità per i cittadini, e occorre piena consapevolezza di ciò, da parte di tutti».

I lavori del convegno sono stati intervallati da un suggestivo spettacolo musicale. Beatrice Arizza, primo violoncello dell’Orchestra 1813 del Teatro Sociale di Como, e il pianista Vincenzo Arizza si sono esibiti con un percorso di brani creato ad hoc per esplorare il tema dell’acqua in diverse epoche, stili e approcci musicali. Un momento intenso e carico di significato, che ha lanciato un chiaro messaggio attraverso la potenza della musica: la protezione delle risorse idriche riguarda tutti, è urgente e fondamentale. Il linguaggio della musica tocca corde profonde, imprimendo nella memoria quanto già sottolineato dagli interventi tecnici: l’acqua è una risorsa da difendere, con azioni concrete da parte di ciascuno di noi.

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