Dal 10 luglio, secondo l’ultima Ordinanza firmata dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana, anche le discoteche sono potute ripartire con la possibilità di ballare esclusivamente negli spazi esterni e numerose restrizioni da rispettare – in particolare sul distanziamento tra persone nel locale.
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Anche il Lido di Bellagio, frequentatissimo locale comasco che attira gente di ogni età da tutto il Lario nelle calde serate estive, è tornato a ballare dallo scorso venerdì con “un nuovo asset”, come ci spiega il proprietario Cristian Ponzini.
“Partendo dal presupposto che non si poteva fare discoteca al 100% – commenta – abbiamo fatto una piacevolissima serata con ciò che dovrebbe essere il nuovo asset. Far capire alla gente che non si può ballare è difficile, lo si poteva fare in maniera pacata. Purtroppo le normative non sono chiarissime in questo frangente e quindi è difficile trovare una interpretazione corretta”.
Per contingentare gli ingressi e controllare che non vi fossero troppe persone nel locale, nel pieno rispetto delle normative anti-Covid, il Lido di Bellagio ha adottato un sistema di prenotazione tramite app.
“L’ingresso era su prenotazione grazie a un’apposita applicazione, in modo tale che ogni gruppo avesse il proprio tavolo e potesse consumare lì i drink tranquillamente – spiega Ponzini – E’ stato un modo per garantire la separazione sociale, ma anche per tenere i dati delle persone che sono arrivate. Una discoteca su prenotazione che ci piace molto, dove abbiamo privilegiato l’assetto al tavolo. Sapere chi arriva a divertirsi in ambito notturno è una cosa molto buona, in più abbiamo garantito una maggiore sicurezza”.
Una ripartenza sicuramente diversa dal solito, quindi, dove l’intrattenimento è stato comunque garantito nonostante la “vera” discoteca sia ancora, per il momento, bloccata.
“Parliamo ovviamente di numeri limitati – afferma il titolare – se il Lido di Bellagio aveva una capienza di 1900 persone, ora le presenze sono molto inferiori. Venerdì abbiamo fatto una serata più tranquilla con cena e lounge e chiusura alle 2, mentre sabato abbiamo accolto 350 persone con il dj set. Al venerdì faremo anche musica dal vivo, poi vedremo se al sabato si potrà ripartire appieno con la discoteca”.
Come si sono comportate le persone presenti alla serata di sabato? “Purtroppo devo dare una sufficienza scarsa – conclude Ponzini – dico solo che si nota la voglia della gente di tornare alla normalità”.