La stagione turistica estiva, anche se da calendario non sarebbe ancora cominciata, di fatto lo è. Bene lo sanno i comaschi e bene lo si può constatare passeggiando, o cercando di farlo, soprattutto nei fine settimana. Uno dei punti più visitati e una delle code più lunghe è sicuramente quella per salire in funicolare a Brunate. E da lì, perché no, andare fino al faro di San Maurizio per godersi la vista impareggiabile.
Peccato però che ormai da tempo il faro sia chiuso e inaccessibile. Il faro, uno dei simboli di Como, costruito nel 1927 per celebrare il centenario della morte di Alessandro Volta di cui nel 2027 si celebreranno i duecento anni dalla morte. Data importante e occasione per la quale è nato il Comitato Nazionale per coordinare le celebrazione del bicentenario della morte (sul territorio arriveranno 9 milioni di euro). Anche il Comune di Como (da cui dipende il faro pur essendo in territorio di Brunate), ha in programma un anno di eventi.
Questo lungo preambolo per dire che però, a oggi, nessuno può visitarlo, entrare dentro e salire la famosa scalinata per godere la vista. A oggi tutto è – o almeno sembra – fermo. Da mesi infatti tutto è chiuso e in attesa di lavori necessari. Che lavori, nel dettaglio, non è ben dato sapersi. Quello però che si intuisce – rafforzato da indiscrezioni – è che dopo l’ultimo sopralluogo del Comune di Como, ci sia stato un rallentamento. Ben salda la volontà di intervenire ma nessuna informazione su tempi, lavori, costi e altro sarebbe mai arrivata fino a Brunate, ma si sarebbe tutto fermato a Palazzo Cernezzi.
Quello che andrà fatto riguarderebbe un insieme di opere di manutenzione straordinaria per mettere in sicurezza il faro. Si dovrebbero rialzare i parapetti presenti oltre che lavorare sulla struttura della scala interna al faro. Queste le uniche informazioni raccolte e anche un pur gentile Simone Rizzi, sindaco di Brunate, si limita a sottolineare come ci sia la volontà a “breve di avere un incontro col sindaco Rapinese e l’assessore Colombo per collaborare e comprendere nel dettaglio come muoverci”.
Il Comune di Como starebbe dunque gestendo la partita in assoluta autonomia – pur essendo responsabile del faro – senza comunicare cosa andrà fatto . “Il mio unico obiettivo è quello di potere tornare a riaprire il faro quanto prima”, dice il sindaco che non entra nel merito della vicenda. Nessuna risposta dall’assessore Enrico Colombo.