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Orsenigo (a sinistra) e Gaddi in una foto d’archivio
Attualità, Politica

No al pedaggio sulla superstrada da Como a Milano, il consiglio Regionale tira dritto e ignora la voce bipartisan: “Inaccettabile”

La provincia di Como dice un no bipartisan e trasversale al pedaggio sulla Milano-Meda, quando sarà inglobata nella tratta B2 della Pedemontana.

E’ stata una giornata di proteste e dibattiti, oggi a Milano, per il futuro balzello sulla superstrada che unisce Como e Milano attraverso la Brianza, percorsa ogni giorni anche da migliaia di comaschi. Il tema è approdato anche in consiglio regionale tramite due mozioni congiunte presentate da Pd e Lega e dopo la discussione il consigliere comasco di Forza Italia, Sergio Gaddi (che ha votato a favore di entrambe) ha diffuso una nota per chiedere ancora una volta che la futura Pedemontana sia gratis.

“Ho suggerito l’unione del dispositivo delle due mozioni che, secondo me, erano del tutto compatibili – ha detto Sergio Gaddi, che è anche segretario provinciale di Forza Italia a Como – La questione della cancellazione del pedaggio della Milano-Meda è troppo importante perché possano esserci distinguo di partito. L’interesse del territorio comasco è evidentemente prioritario, e quindi ho sostenuto la mozione a favore della gratuità esattamente come ho già fatto a suo tempo per l’ospedale di Menaggio. Benissimo l’istituzione del tavolo tecnico territoriale al quale partecipo, ma è altrettanto importante che la giunta regionale tenga conto del pensiero dei consiglieri e degli amministratori locali“.

Va precisato però che nelle ultime parole pronunciate dai vertici della Società Pedemontana, la gratuità della superstrada è stata esclusa a favore di (non meglio dettagliati) sconti per i pendolari.

Prima del dibattito in consiglio regionale, questa mattina si era svolto un presidio davanti al Pirellone, sempre contro il pedaggio.

La mozione è poi stata bocciata così è intervenuto duramente il Partito Democratico.

“La maggioranza in consiglio regionale ha bocciato la nostra mozione che chiedeva di trovare una soluzione per eliminare il pedaggio sulla tratta B2 della Milano-Meda, tra Lentate e Bovisio Masciago” lo fanno sapere i consiglieri regionale del Pd Angelo Orsenigo e Gigi Ponti che come raccontavamo questa mattina, insieme con i circoli del Pd e a diverse associazioni del territorio si sono ritrovati alle 9.30 davanti a palazzo Pirelli per ribadire il secco no al pedaggio di questa tratta di Pedemontana e consegnare al presidente oltre seimila firme già raccolte sul territorio al presidente del Consiglio regionale Federico Romani, chiedendo un contestuale colloquio con il presidente Fontana.

Mentre dai territori arriva una voce unanime che dice no a questo pedaggio, qui in aula hanno addirittura considerato strumentale la nostra mozione – attacca Orsenigo – evidentemente c’è qualcosa che non torna, ma saranno loro a spiegarlo ai cittadini sul territorio, anche al segretario provinciale di FdI Stefano Molinari, il quale si è scagliato contro questa decisione dicendo che si scaricano i costi su famiglie e imprese e che rappresenta l’ennesimo affronto al nostro territorio, già penalizzato dalla mancata realizzazione del secondo lotto della tangenziale e dal mantenimento del pedaggio sul primo tratto”.

 Far pagare una strada che è sempre stata gratuita è una scelta politica inaccettabile che produce un impatto negativo non solo sul traffico, ma anche alle tasche dei cittadini che si ritrovano a pagare due volte, dal momento che Pedemontana è già finanziata con soldi pubblici” dice Orsenigo che rimanda al mittente la proposta ventilata dalla maggioranza di applicare una scontistica.

Noi vogliamo la totale gratuità del lotto – sottolinea il consigliere dem – di quei 12 km che tante persone sono costrette a percorrere quotidianamente per carenza di mezzi pubblici. Abbiamo stimato che nel giro di un mese questo pedaggio costerebbe sui 120 euro al mese a vettura, ma i cittadini non sono dei bancomat”.

Sul territorio le cose stanno molto diversamente, come ribadisce anche il consigliere provinciale dem Maurizio Capitani: “Il consiglio provinciale di Como, su iniziativa del gruppo consiliare di centrosinistra, ha già approvato all’unanimità una mozione che esprime netta contrarietà al pedaggiamento della Milano-Meda, in quanto penalizza molti residenti della provincia che ogni giorno percorrono questa strada per motivi di studio e di lavoro, senza reali alternative. Questa è una battaglia del territorio e la Regione Lombardia deve trovare una soluzione politica per non gravare nuovamente sulle tasche dei propri cittadini”.

“Ma quante volte noi cittadini dobbiamo pagare la Milano-Meda? – ribadisce la segretaria provinciale del Pd Carla Gaiani – perché di fatto noi lombardi ci carichiamo due volte il costo della strada: una prima volta quando è stata costruita, grazie ai proventi della fiscalità generale, che di fatto l’hanno resa statale e gratuita a tutti e una seconda volta oggi con il finanziamento di Regione Lombardia che ci mette dai 600 ai 900 milioni. Se poi ci aggiungiamo anche il pedaggio fanno tre volte. Un’indecenza! Di certo non ci fermiamo qui. La nostra battaglia politica continua. Regione Lombardia non può continuare a scaricare i conti in pesante rosso di Pedemontana non riesce a ripianare sui cittadini lombardi, facendo pagare il pedaggio alle migliaia di pendolari che ogni giorno già utilizzano gratuitamente la Milano-Meda. Il territorio, i pendolari non possono continuamente essere tartassati e spremuti come limoni”.

La raccolta delle firme continua sul territorio e online a questo link.

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