Colorata novità, in via Anzani a Como, strada purtroppo balzata più volte alle cronache per disordini e risse, grazie all’apertura di un negozio di frutta e verdura a gestione familiare. Una nuova sfida per la famiglia Romano, che dopo quindici anni di lavoro ambulante su un furgoncino hanno deciso di mettere finalmente radici nel luogo in cui si sentono come a casa.
“Mio padre ha lavorato qui per quindici anni con il furgoncino – ha raccontato Christian – Poi abbiamo deciso di fare un passo avanti e aprire il negozio”. Un’avventura che per lui è iniziata da giovanissimo, quando aiutava il padre nella sua attività. Ora i ruoli si sono invertiti ed è Luigi ad assistere il figlio con il negozio.
“Io sono qua per dare una mano a Christian, poi il resto lo gestisce lui. Ho lavorato per trent’anni in giro per tutta l’Italia, ma qui a Como ho trovato un senso di comunità e ho deciso di rimanere. All’inizio ero in piazza, lì ho conosciuto molte persone e quando c’è stata l’opportunità di aprire il negozio non ci ho pensato due volte. Ora siamo qui tutti i giorni e nessuno ci può dire di spostarci”.
Finalmente dopo anni di incertezze dovute al lavoro itinerante di Luigi, la famiglia Romano ha trovato la sua stabilità: “Ogni tanto la gente non era contenta che fossi lì con il furgoncino. Forse davo fastidio a qualche negoziante o a qualcuno del condominio. Nessuno veniva mai a lamentarsi con me, compravano frutta e verdura sorridenti ma poi chiamavano la polizia municipale per farmi spostare. I vigili mi hanno martellato molto con richieste di permessi e documenti, io sono sempre stato in regola. Il problema con il furgoncino è che dovevo spostarmi ogni due ore, ma il mio lavoro in due ore non si può fare, la gente deve sapere che sei lì, avere il tempo di venire a comprare. La polizia non l’ha mai capito. Anche per questo abbiamo deciso di aprire un negozio, così nessuno ci può far muovere”.
Come accennato e ampiamente noto, via Anzani è spesso stata protagonista di casi di cronaca ma la famiglia accetta la sfida: “Siamo qui da soli due giorni, per il momento non abbiamo ancora avuto incontri spiacevoli. Mi sembra una zona tranquilla a parte qualche ragazzo un po’ esuberante ma sono innocui. Vengo da Milano, rispetto a lì qui è tranquillissimo” ha spiegato Christian.
Non si tratta solo di un semplice banco di frutta, nella ristrutturazione del locale ci hanno messo cura e amore. “Bisogna sempre fare le cose per bene, avremmo potuto semplicemente buttare un cestino per terra e metterci della frutta ma noi ci teniamo e abbiamo messo molto impegno nella realizzazione del negozio. Non volevamo qualcosa di improvvisato, ma un posto bello e accogliente. Prima c’era un parrucchiere, abbiamo dovuto buttare giù tutto, ritinteggiato, costruito la cella frigorifera e comprato le varie attrezzature. Volevamo che fosse una chicca“.
Molte soddisfazioni che comportano però altrettanti sacrifici: “Ogni giorno mi alzo alle 5 per andare a comprare prodotti freschi al mercato di Milano, poi torno verso le 8 e sistemo il negozio, apriamo alle 8.30 e chiudiamo alle 19.30. È una vita di rinunce, ma nessun lavoro è facile“.
Christian ha un metodo molto personale per selezionare la merce: “Io provo tutto personalmente. Non sempre i fornitori sono onesti sul loro utilizzo, devi essere tu a stare attento nel non prendere prodotti scadenti. L’unico modo per capire se è buono è l’assaggio, se un cliente mi chiede per esempio come sono le fragole, gli dico di provarle. Sono sicuro della qualità di quello che vendo“.