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Il nuovo stadio del Como svelato: progetto in due fasi, ecco come sarà il Sinigaglia del futuro

Oggi martedì 4 febbraio 2025, il Como ha presentato in Comune il progetto per il nuovo stadio Sinigaglia. La presentazione, voluta dalla società lariana, finalmente svela l’impianto del futuro per il club lariano.

In termini tecnici, la presentazione del nuovo stadio del Como è stata incentrata sul cosiddetto Docfap, cioè il documento di fattibilità delle alternative progettuali che ha “lo scopo di individuare la soluzione migliore sia per l’ambiente che per la collettività in termini di costi e di benefici, in relazione alle specifiche esigenze da soddisfare e alle prestazioni da fornire”.

Ad aprire la conferenza di presentazione del progetto del nuovo stadio del Como è stato il sindaco Alessandro Rapinese che usando un frase ha detto come “Sinigaglia must go on. Il futuro è ben chiaro, lo stadio dov’è rimane e lì rimarrà”.

Chiaro il presidente della società Mirwan Suwarso: “Quello che vedete è una prima idea del progetto del nuovo Sinigaglia. Noi poi vogliamo sapere cosa ne penserà la città, i tifosi e il Comune”.

Ecco i primi dettagli:

  • Progetto vivo 365 giorni all’anno
  • Capienza di circa 15mila posti
  • Iter realizzativo progettuale entro maggio 2026. Poi costruzione si dividerà in due fasi: ottobre 2027 e seconda settembre 2028
  • Studio approfondito per capire cosa sarà utile allo stadio e alla comunità
  • Si ristrutturerà sia lo stadio con nuove aree pedonali intorno
  • Nuovo parcheggio a 1 chilometro di distanza (Pulesin) per circa 400 posti
  • Stadio diviso in 4 zone con vari interventi
  • Riqualificazione del verde urbano in armonia con paesaggio urbano e razionalista
  • Aree a nord e sud stadio: lavori nel rispetto vincoli aeroportuali

Il Como ha chiesto alla società che ha progettato il nuovo stadio, Populous, di poter continuare a giocare al Sinigaglia anche durante i lavori e al momento l’operazione è congegnata in tal senso.

Ma la presentazione del futuro dello stadio ha poi riservato altre indicazioni interessanti. Innanzitutto sarà prevista l’inversione delle curve e i tifosi del Como torneranno dove erano abituati a sedere nei decenni passati. Decisione presa per ragioni tecniche e per consentire un miglor accesso alla tifoseria. Sul fronte costi come ha precisato il presidente Suwarso “è presto per poterlo dire. Siamo  infatti ancora in una fase iniziale e quindi fare una stima sarebbe inutile”.

Lo stadio sarà poi costruito a blocchi (sullo stile dell’impianto di Bergamo) e quindi si interverrà senza impedirne la fruizione, strada facendo. La proprietà dell’impianto rimarrà in capo al Comune che poi stabilirà nel dettaglio i termini della concessione. 

Sul fronte del quartiere a lago “avremo lo stadio più bello del mondo in un’area stupenda dove si potrà andare a vedere la partita, altri eventi e passeggiare in tranquilità. Li dove, quando sono arrivato, c’era spaccio e insicurezza”, ha detto il sindaco Rapinese.

E si lavorerà anche sulla viabilità, a partire dall’idea di pedonalizzare l’intera zona. “Siamo aperti a tutte le possibilità. I prossimi passaggi serviranno proprio per capire, ad esempio, se sarà percorribile la strada della pedonalizzazione che mi vede, se fattibile, assolutamente d’accordo”, dice il sindaco. Sempre in tema di parcheggi si è toccata anche un’altra questione, più cittadina che sportiva ma fondamentale per tutti e relativa all’ipotesi (anticipata dal quotidiano La Provincia) circa l’ipotetica realizzazione di un autosilo per i tifosi ospiti al posto della scuola Corridoni che si trova esattamente di fronte al Sinigaglia.

A domanda la risposta è stata “vede questo autosilo nei rendering? – ha replicato il sindaco Rapienese – Io non lo vedo quindi non ci sarà“.

Spazio poi a cosa ci sarà, oltre al campo da gioco. Le intenzioni – perché ovviamente si è ancora in questa prima fase è di “creare spazi per bar, ristoranti e palestre. Rendere lo stadio utilizzabile per concerti e anche altri eventi”, viene spiegato.

A Como “mancava un’Arena di Verona, eccola. Avremo uno stadio top nel posto più bello del mondo e non solo. Grazie ai partner d’eccezione”, ha concluso il sindaco che ha anche sottolineato come lo stadio “non cambierà assolutamemte nome e la parte dell’ingresso sarà mantenuta in base alle predisposizioni della Soprinteidenza”, chiude Rapinese che finisce dicendo come “se si rispetteranno i tempi, a fine mandato avremo lo stadio”. E a chi gli fa notare che se non dovesse essere rieletto, spetterà poi ad altri godere di questo risultato, Rapinese netto dice “nessun problema sarò sicuramente rieletto”.

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