Un caso piuttosto clamoroso rivelato da Ticinonline scuote la Rsi, la televisione svizzera. Uno dei suoi volti storici che tra l’altro si è spesso occupata anche di vicende italiane, la giornalista Paola Nurnberg, è stata licenziata per un post sgradito su X, il social ex Twitter. La vicenda svelata dal giornale online ticinese ha trovato conferma anche nel sindacato Unia. Il post “incriminato” sarebbe quello che vedete qui sotto:
“Abbiamo cercato di far ritirare il licenziamento evidenziando episodi di tenore ben peggiore che coinvolgono responsabili e per i quali non è stata aperta nemmeno un’indagine interna” ha dichiarato il sindacalista Matteo Poretti a Tio.ch – Ha sbagliato? Certo, non doveva scriverlo. Ma da qui a licenziarla… A questo punto bisognerebbe licenziare metà del personale della Rsi. In 20 anni di attività sindacale una cosa del genere non mi era mai capitata”. A quanto si apprende, la vicenda ora prenderà una piega legale.
Nel frattempo la Rsi non ha preso posizione sulla vicenda, pur specificando genericamente che “in linea di principio è importante sottolineare che esistono linee guida interne che devono essere seguite e rispettate da tutte e tutti i dipendenti della Srg Ssr”.
La testata ticinese ha scambiato qualche parole anche con la stessa diretta interessata, Paola Nurnberg: “Le direttive erano chiare e io ho scelto certamente il modo e il tempo sbagliati per esprimere quel concetto, ma non mi è stata data la possibilità di riparare. Dopo la mail in cui mi si convocava a causa di questo post ho risposto immediatamente chiedendo cosa potessi fare. Non mi è stato più detto nulla”.
Infine, viene rievocato anche la vicenda del 2020, quando la giornalista denunciò un caso di molestie e – racconta – “smisi di essere un volto della televisione per diventare una voce. Mi spostarono, semplicemente. E lì rimasi anche dopo che le molestie vennero accertate”.