Il supermercato nato a Como se ne andrà e – con esso – altri negozi: il futuro del centro commerciale verso Milano è a rischio. Stiamo parlando del centro commerciale Porte di Milano, proprio perché collocato a Cesano Boscone.
Nei giorni scorsi sul destino del polo che occupa oltre 100 lavoratori si è un’audizione in Commissione regionale Attività produttive con la proprietà degli immobili, Ceetrus Italy/Nhood, (proprietario del marchio) Bennet Italia, che gestisce l’ipermercato, i rappresentanti sindacali di Filcams- Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs e il sindaco di Cesano Boscone, Marco Pozza.
Il destino del centro commerciale infatti è decisamente a rischio: il 31 luglio prossimo scadranno i contratti di affitto dell’ipermercato e delle 65 spazi della galleria commerciale, di cui ben 18 hanno già abbassato le serrande (ultima in ordine di tempo la catena di videogiochi Gamestop).
Nel corso dell’audizione in Regione, Bennet – la catena di supermercati nata a Como e fortissima in provincia oltre che nel Nord Italia – ha espresso la volontà di non rinnovare il contratto. Facilmente intuibili i riflessi della decisione, sebbene l’azienda della grande distribuzione abbia ribadito la disponibilità a ricollocare i dipendenti.
Tra i nodi critici che avrebbero spinto diverse attività a lasciare o a valutare di lasciare il centro commerciale vi sarebbe una serie di impegni disattesi da parte dei conduttori relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria.
La questione inevitabilmente interessa e molto anche la politica lombarda.
“Il Centro commerciale Porte di Milano svolge un importante ruolo nell’economia del territorio – ha commentato subito dopo l’audizione il consigliere regionale del Pd Simone Negri – vi lavorano oltre cento persone, offre beni e servizi essenziali per una vasta area del sud ovest milanese, ospita anche un punto Afol, e rappresenta un luogo di aggregazione. Il suo destino è sempre più a rischio. Il 31 luglio prossimo scadono i contratti di affitto dell’ipermercato e delle 65 unita commerciali della galleria, di cui 18 già chiuse. Oggi Bennet ha espresso la volontà di non rinnovare il contratto e questo desta forte preoccupazione. Si è detta disponibile a ricollocare i dipendenti, ma risulta difficile immaginare dove, vista la mancanza a breve distanza di altri centri della catena. Nel corso dell’audizione è emerso che a rendere difficile il proseguo della trattativa sarebbero gli impegni disattesi da parte dei conduttori relativi alla manutenzione ordinaria e straordinaria del centro”.
“E’ importante – ha concluso Negri – che sia il sindaco di Cesano che la proprietà abbiano ribadito la volontà di mantenere la vocazione commerciale dell’area. Una situazione complessa- conclude Negri- che auspichiamo possa trovare una soluzione, anche con il contributo della Regione, che si è detta disponibile a interloquire almeno per la tutela dei lavoratori dell’ipermercato e dei negozi della galleria. Continueremo a seguire passo a passo la vicenda che, per quanto percepito, non è ancora chiusa e, qualora la trattativa non si riavviasse, sarà importante valutare una soluzione alternativa”.