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Dal Lago di Como alla valle incantata lungo la ciclopedonale che fu ferrovia: magnifica gita

L’Antica Ferrovia Menaggio-Porlezza: Un Itinerario Ciclabile Tra Storia e Natura

Menaggio

Scopri l’affascinante percorso ciclabile che segue il tracciato dell’antica ferrovia Menaggio-Porlezza, attiva dal 1884 al 1939. Questo itinerario, immerso nella suggestiva Val Menaggio, si snoda su un percorso prevalentemente asfaltato, toccando la Riserva Naturale del Lago di Piano e offrendo scorci panoramici indimenticabili.

Storia e Fascino di un’Antica Ferrovia

Porlezza

La ferrovia Menaggio-Porlezza, inaugurata nel 1884, fu concepita per incentivare il turismo nordeuropeo verso la pittoresca regione dei laghi. I viaggiatori, dopo aver raggiunto Lugano in treno, proseguivano in piroscafo fino a Porlezza e da lì riprendevano il treno per Menaggio. Tra le due guerre mondiali, la linea ferroviaria divenne un’arteria vitale per il trasporto locale, utilizzata per il legname del Monte Galbiga e il ghiaccio del Lago di Piano, prima di cadere in disuso dopo la Seconda Guerra Mondiale. L’antica stazione di Menaggio, situata nei pressi dell’imbarcadero, oggi ospita il “Consorzio Agrario Migross Market”.

Descrizione del Percorso Ciclabile

L’itinerario inizia dall’ex stazione ferroviaria di Menaggio, nei pressi dell’imbarcadero in via IV Novembre. Da qui, si procede a sinistra lungo il marciapiede di via IV Novembre. Dopo 50 metri, attraversando con cautela la strada statale, si imbocca la ripida rampa che conduce al parcheggio dell’Ostello della Gioventù.

Si continua a sinistra su via Privata Fratelli Castelli, che sale ripidamente lungo il fianco del Monte Crocetta. La ferrovia, per superare il dislivello tra Menaggio e Cardano, effettuava una particolare manovra chiamata “regresso”, invertendo la direzione di marcia dei vagoni.

Dopo circa 1,1 km, la via Privata Fratelli Castelli si immette sulla strada statale 340. Si prosegue con cautela a sinistra, in salita, fino al tornante, dove si imbocca la pista ciclabile. Il percorso attraversa una galleria di 90 metri e termina sulla S.P.8 di Grandola ed Uniti.

Attraversata la S.P.8, si riprende la ciclabile dietro al bar Stazione. Seguendo le indicazioni, si svolta a sinistra e, al semaforo, si attraversa la Statale 340. Dopo un breve tratto sulla statale, si svolta a sinistra sulla Strada Provinciale 9 e, dopo 200 metri, si riprende la pista ciclabile a destra.

Il percorso costeggia la pianura di Binadone, ai piedi del Monte Crocione e del Monte Galbiga. Nei pressi di Grona, la pista si interrompe e si prosegue a destra su via Cascine. Giunti a un incrocio, si riprende la ciclabile verso il Lago di Piano.

Attraversato un tratto boscoso, si entra nella Riserva Naturale del Lago di Piano, costeggiando la riva del lago. Qui è possibile ammirare diverse specie di uccelli acquatici e migratori.

Si raggiunge la Casa della Riserva, con area picnic, ufficio informazioni e un piccolo eco-museo. Sulla sinistra, si può ammirare il Montecchio (Brione) e il borgo medievale di Castel S. Pietro.

Proseguendo sulla ciclabile, si attraversa un ponte di legno sul fiume Cuccio e si segue il fiume fino alla strada provinciale 14. Si svolta a destra per 100 metri, poi si attraversa la strada per imboccare via Prati, che conduce a Porto Letizia. La ciclabile riprende sul lato sinistro del complesso e, dopo un ponticello sul fiume Val Rezzo, si giunge al lungolago di Porlezza.

Il ritorno si effettua sullo stesso percorso dell’andata.

Per approfondire

Menaggio-Porlezza, quando il trenino portava ghiaccio e turisti. Il nuovo libro di Claudio Pedrazzini

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