Le coincidenze, per paradosso, a volte servono a mostrare distanze inconciliabili, abissali, incolmabili. In questo caso specifico, anche (se non soprattutto) generazionali.
Da tempo, infatti, i giovanissimi “ecoguerrieri” del movimento Fridays for Future e i vertici di Confesercenti Como si scontrano a distanza su un tema largamente simbolico, oltre che pratico: il futuro delle piste ciclabili in città e, in particolare, del vero tratto della discordia. Ossia la manciata di metri che, almeno in teoria, il maxiprogetto dedicato alle due ruote noto come “Dorsale dei Pellegrini” destina(va) a via Mentana, passando anche davanti al Mercato Coperto.
VIDEO -IL MEMORABILE SCONTRO TRA ESERCENTE E GIOVANE ECOGUERRIERO IN VIA MENTANA
Una lingua di terra che, appena emerso il progetto, fece immediatamente infuriare l’associazione degli esercenti perché i pedali avrebbero sfrattato 93 posti auto. Ne nacque, già mesi fa, la promessa del Comune di posticiparne la realizzazione e soprattutto di cambiare il percorso salvando i parcheggi.
E qui entrano in scena gli “ecoguerrieri”.
Il 20 luglio prossimo, infatti, i giovanissimi ambientalisti scenderanno nuovamente in piazza – tutti rigorosamente in bici – a difesa dell’ambiente. Ma questa volta con una missione precisa: chiedere la realizzazione integrale e in tempi accettabili della Dorsale dei Pellegrini e naturalmente salvare il tratto specifico di via Mentana.
Nel manifesto pubblico del “Bike Strike”, gli ambientalisti scrivono: “La realizzazione della pista ciclopedonale a Como pare bloccata, nel secondo lotto, a causa della necessità di spostare una quarantina di posti auto presenti in una delle vie che dovrebbe ospitare il suo passaggio. A questo si oppongono principalmente alcuni commercianti della zona, per paura di perdere clienti. In un’area, fra l’altro, già servita nelle due vie adiacenti da parcheggi pubblici capienti”.
Segue l’attacco frontale agli esercenti e, indirettamente ma nemmeno troppo, a Confesercenti.
“Pensiamo che sia inaccettabile che poche persone decidano su una questione che interessa non solo loro, non solo i comaschi, non solo gli italiani, ma tutti i cittadini europei – si legge nel manifesto dei Fridays for Future – Fare parte di una rete di mobilità sostenibile che unisce l’Europa è per Como una grande opportunità, sia a livello di qualità della vita quotidiana dei suoi abitanti, sia a livello turistico”.
Inevitabile la conclusione: “Vogliamo dare il nostro supporto perché è nei nostri diritti, ed è un diritto di tutti i cittadini del mondo; vogliamo mandare un messaggio forte e chiaro a questa amministrazione, che si preoccupa più di pochi esercenti che del benessere della popolazione, non solo comasca”.
Vale la pena sottolineare che la gran parte del popolo “Fridays” è largamente sotto i vent’anni. E forse conta anche la carta d’identità tra le ragioni della divaricazione radicale con la presa di posizione fresca di Confesercenti sul futuro (anche) di via Mentana, delle ciclabili e della sosta nel capoluogo.
In un comunicato diffuso mercoledì 11 giugno, infatti, l’associazione prende una dura posizione contro il proliferare di furgoni commerciali in sosta prolungata nei parcheggi blu attorno al Mercato Coperto e al Mercato sotto le mura. Presa di posizione coraggiosa, visto che sicuramente esiste la possibilità che qualche mezzo sia degli operatori e magari associato proprio a Confesercenti.
Nello stesso comunicato, poi, viene poi meglio articolato l’obiettivo: liberare gli stalli per favorire l’arrivo e la sosta della clientela in macchina, non certo per aprire spazi vuoti o destinati alle bici.
Anzi, viene sottolineato che “il problema si era già posto ben cinque anni fa per le vie Mentana e Sirtori dove si colloca il mercato annonario: dopo qualche mese era stata emessa un’ordinanza da parte dell’assessore Gerosa che aveva posto fine alla cattiva pratica. Dobbiamo anche tutelare la clientela del mercato e, vista la condizione di alcuni furgoni e di alcune auto, anche il decoro della città”.
Insomma, due mondi: gli ecoguerrieri alla battaglia del “mercato a pedali”; Confesercenti alla guerra per “i mercati ai clienti, in auto”.
Voi con chi state?
9 Commenti
Se Landriscina non fa la ciclabile promessa è meglio che si dimetta. Perché qua gli interessi di pochi rischiano di prevalere sul bene di TANTI. E Landriscina ha sempre detto di lavorare per il BENE della città. Quindi…
È curioso che alla cittadinanza si chieda di rinunciare alla “ciclabile” e di costruire parcheggi per favorire gli affari di commercianti che vendono con profitto i propri prodotti alla cittadinanza stessa. In altri termini costruisci i parcheggi davanti alle mie botteghe, rinuncia alla ciclabile, fai in modo che non si aprano i supermercati, vota i partiti che fanno leggi per boicottare l’e-commerce così io posso vendere più prodotti, guadagnare di più e farti spendere di più. In altri termini, prendila in quel posto ma sii felice lo stesso perché basta che lo sia io!
La differenza è che Esselunga ha speso lei i soldi per costruire i posteggi a servizio del suo punto vendita.
Certi esercenti invece pensano di essere titolari di un sacro diritto secondo cui gli spettano di dovere i posteggi al loro servizio a scapito di chiunque altro. Presuntuosi.
Anch’io sto con la ciclabile, spero solo che la manifestazione non diventi una pagliacciata “fastidiosa”. Lo dico egoisticamente e basandomi sui miei gusti e il mio stile di vita. Non mi piace, da ciclista urbano e sportivo, essere associato a giocolieri o gente stramba che in verità la bicicletta non la usa mai se non per fare manifestazioni. Lo dico perché mi ci sono trovato già una volta in mezzo a gente che era lì solo a fare spettacolo ed ero a disagio.
Che la potente lobby dei commercianti comandi in città, è un fatto storicamente appurato, ma che deve finalmente andare verso una conclusione. E’ bene che i cittadini (che si guardano bene dal fare acquisti nei costosissimi negozi del centro) sappiano che questa lobby persegue soltanto i propri interessi (e al massimo quelli della loro clientela perlopiù svizzera e benestante) e che da sempre costituisce un forte freno alla modernizzazione della città. Sabato in bicicletta ci sarò anch’io e mi auguro anche numerosi cittadini per comunicare che è tempo di cambiare finalmente registro.
Come si evince dal video il commerciante è palesemente arrabbiato per la presenza dei grandi supermercati presenti e soprattutto con uno, il cui nome viene ripetuto numerose volte.
Sarà perché le GDO possono offrire le stesse merci a prezzi inferiori, magari a discapito della qualità e del Km 0?
Capisco la frustrazione del commerciante ma togliere gli stalli da via Mentana penso che possa essere un valido motivo di riqualificazione della via stessa e tutto sommato visto che l’utilizzo di questi stalli è per lo più di persone che si recano in centro o in tribunale, vista poi la presenza dell’autosilo dietro il tribunale e di quello in via Sirtori, si cerchi una convenzione da parte degli esercenti del mercato coperto con loro per tariffazioni agevolate.
Io sto con la ciclabile!
ma al mercato arriva gente in tutti i modi, a piedi, bus, auto e ovviamente in bicicletta!
se avessi modo di arrivare tranquillamente in bici, probabilmente andrei al mercato più spesso di quanto faccio ora…
il problema è generale, gli stessi marciapiedi andrebbero aumentati, credo anzi che se si eliminassero, almeno in via Mentana (zona mercato ovviamente), i posti a raso ampliando i marciapiedi e mettendo del verde migliorerebbe per tutti la fruizione di questi spazi.
in fondo c’è l’autosilo di via Auguadrie il parcheggio di via sirtori. i parcheggi lato Via Mentana sono sempre occupati, non credo siano tutti avventori del mercato.
mi sconcerta invece che non si sia ancora trovata una soluzione intelligente per il padiglione parzialmente ristrutturato e ancora vuoto…
“Il 20 luglio prossimo, infatti, i giovanissimi ambientalisti scenderanno nuovamente in piazza – tutti rigorosamente in bici – a difesa dell’ambiente”
Non saranno solo i giovanissimi a scendere in bicicletta per la difesa di COMO, il sottoscritto (over 60) e mi auguro moltissimi altri over ….. 20 – 30 – 40 – 50 – 60 – 70 – 80, ci saranno sabato!
PS rinnovo l’appello che già feci in occasione della battaglia, fortunatamente da loro persa, per la realizzazione del autosilo sotto le mura in viale Varese, tutti gli associati di Confesercenti, che ovviamente condividono le prese di posizioni di Casartelli, appongano sulle porte dei loro negozi in maniera bel visibile l’appartenenza a questa associazione, io con sicuramente molti altri ci guarderemo bene da acquistare da loro
Se vogliamo stare nel passato stiamo con Confesercenti. Se nel futuro con i ragazzi. Io sto con i ragazzi