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La crisi dei due settori pilastro dell’economia comasca, vertice in Provincia. L’imprenditrice: “Ora visione e risposte”

Martedì 8 luglio, nella sede di Villa Saporiti, la Provincia di Como ha promosso un tavolo di confronto dedicato all’analisi dell’attuale situazione economica del sistema industriale comasco, con un focus particolare sul settore manifatturiero. All’incontro hanno preso parte i rappresentanti della Camera di Commercio Como-Lecco, di Confindustria Como e delle principali organizzazioni sindacali del territorio: CGIL Como e UIL Lario.

Il momento di confronto ha rappresentato un’occasione significativa per fare il punto sulle dinamiche in atto, in particolare per quanto riguarda la gestione delle crisi aziendali. Il “Nucleo Crisi” della Provincia di Como ha illustrato le attività in corso delineando le prospettive e gli obiettivi futuri.

Il Nucleo, che opera a supporto delle imprese e dei lavoratori coinvolti in situazioni di difficoltà – in particolare nei casi di ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria (CIGS) o di attivazione di procedure di licenziamento collettivo – si pone l’obiettivo di affiancare le parti in modo concreto e tempestivo, promuovendo percorsi di orientamento, riqualificazione e reinserimento lavorativo.

Nel lungo periodo, la Provincia mira a rafforzare il ruolo del Nucleo Crisi come presidio stabile di ascolto e mediazione, in grado di attivarsi già nelle fasi iniziali delle criticità aziendali, per anticipare l’insorgere di situazioni più gravi e facilitare la costruzione di soluzioni condivise.

In quest’ottica, momenti di confronto come quello di oggi acquistano grande rilevanza, come sottolineato dal Presidente della Provincia di Como Fiorenzo Bongiasca: «L’incontro è stato un’importante occasione di dialogo e collaborazione con le principali realtà economiche e sindacali del territorio. Il confronto costruttivo tra istituzioni e parti sociali è fondamentale per individuare strategie comuni in grado di sostenere il nostro tessuto produttivo e accompagnare la transizione verso un’economia più resiliente e inclusiva».

«L’industria comasca, in particolare il settore tessile e quello metalmeccanico – ha dichiarato Francesca Polti, Vicepresidente di Confindustria con delega alle Relazioni Industriali, Previdenza, Welfare e People – sta attraversando una fase di rilevante difficoltà, causata da diversi fattori, che porta alla necessità di individuare nuovi modelli organizzativi ed innovativi. Il confronto aperto e costruttivo promosso dalla Provincia di Como rappresenta un segnale importante di attenzione verso il nostro tessuto produttivo e verso le persone che ne sono la risorsa fondamentale. Come Confindustria Como, crediamo fortemente nel valore del dialogo tra istituzioni, imprese e sindacati, soprattutto in un momento storico in cui le trasformazioni economiche e sociali impongono risposte tempestive, ma anche visione e responsabilità».

«L’occupazione, la vita dei lavoratori e delle lavoratrici, non può essere una variabile che cambia come il costo dell’energia al mutare delle stagioni – ha dichiarato Dario Esposito, Coordinatore Uil Lario – Dietro ogni licenziamento ci sono volti, storie, persone costrette a reinventarsi. Oggi abbiamo posto le basi per un lavoro comune che metta al centro la risorsa più preziosa del territorio: le persone. Progetti, serietà e condivisione devono essere la nostra bussola per offrire risposte concrete. Trasformare le crisi in opportunità è difficile, ma si può riuscire restituendo ai lavoratori il diritto ad un futuro dignitoso.»

«Apprezziamo l’iniziativa del Presidente, un confronto utile che deve diventare stabile e continuativo – ha aggiunto Sandro Estelli, Segretario generale Cgil Como – Serve una strategia condivisa per rilanciare il manifatturiero, sviluppare un turismo sostenibile e legare formazione, innovazione e buona occupazione. Solo un impegno comune tra istituzioni, imprese e sindacati può costruire un sistema produttivo solido, inclusivo e fondato sulla dignità del lavoro e sul valore delle persone.»

 

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