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Fase2 al Sant’Anna: tampone per i pazienti chirurgici, post-covid in via Napoleona. Ecco le indicazioni per i cittadini

Fase2 avviata dal 4 maggio anche dall’ospedale Sant’Anna con una prima fase di riorganizzazione delle attività ospedaliere ed ambulatoriali.

L’epidemia non è terminata – scrive il direttore generale Fabio Banfi nel documento che identifica i passi di questa nuova fase – e considerato che nei prossimi mesi ci si potrebbe attendere il perdurare di un afflusso di pazienti con sintomatologia correlata all’infezione da Coronavirus, il piano di progressivo incremento delle attività ordinarie verrà costantemente aggiornato in base al dinamismo delle variabili ambientali. Per questo motivo occorrerà mantenere per il periodo necessario un asset organizzativo in grado di conferire la necessaria, peraltro già testata, elasticità del network ospedaliero di Asst Lariana per poter assorbire una non auspicabile impennata dei casi”.

A oggi l’ospedale Sant’Anna ha trattato 946 pazienti, di cui 806 della provincia di Como (dato aggiornato al 5 maggio). Tuttora risultano ricoverati 214 pazienti, dei quali 16 in Terapia intensiva (11 al Sant’Anna e 5 a Cantù) e 21 a Mariano Comense nella nuova degenza di transizione aperta nelle scorse settimane (dato aggiornato al 6 maggio).

Nel documento predisposto dalla direzione generale vengono presentate, nel quadro degli indirizzi regionali e nazionali, le diverse aree di intervento (area emergenza-urgenza, terapia intensiva, attività di ricovero internistica e chirurgica, chirurgia ambulatoriale).

EMERGENZA URGENZA

In particolare per quanto riguarda l’area emergenza-urgenza, dal 4 maggio i codici minori non sono più inviati al presidio di Cantù ma vengono trattati al Sant’Anna (il trasferimento era stato deciso lo scorso 21 marzo per poter concentrare il personale sui pazienti Covid e sulle emergenze-urgenze, ndr).

URGENZE NEUROLOGICHE STROKE

Resta tuttora in vigore l’individuazione di ospedali hub su cui concentrare l’attività di erogazione delle prestazioni relative alle reti tempo dipendenti e alle patologie le cui cure non possono essere procrastinate. Asst Lariana è stata individuata come hub per le urgenze neurologiche stroke e con nota del 21 aprile è stata indicata per Asst Lariana la ripresa delle attività di Emodinamica-Rete Stemi (rete per l’emergenza coronarica). Sempre per quanto riguarda l’area emergenza-urgenza è stata definita l’individuazione di 12 posti letto in Medicina d’urgenza per la gestione separata di pazienti instabili Covid-19 positivi.

CHIRURGIA, TAMPONE PER TUTTI I PAZIENTI

Nel documento vengono definite alcune avvertenze per i pazienti che dovranno essere sottoposti ad intervento chirurgico (per tutti esecuzione del tampone entro 48 ore dal ricovero) e pertanto si dovrà prevedere un allineamento delle attività di pre-ricovero, dell’esecuzione del tampone, del ricovero e dell’intervento chirurgico; si dà conto che è stata attivata una valutazione centralizzata delle attività e della programmazione di utilizzo delle sale operatorie, che in questa fase di ripresa delle attività saranno 32.

Complessivamente sono 91 i posti letto dedicati per i ricoveri chirurgici (le aree clinico-organizzative individuate sono la Week-Day Surgery che dispone di 35 posti letto e la Degenza Chirurgica 1 che dispone di 56 posti letto). Priorità di intervento sarà data ai casi oncologici che dovranno comunque essere valutati in relazione allo specifico quadro clinico.

CHIRURGIA AMBULATORIALE

Per quanto riguarda la chirurgia ambulatoriale, ad eccezione della disciplina oculistica, l’indicazione è di riprendere gradualmente tutti gli interventi programmati il cui esito a breve/medio termine non abbia sostanziale impatto sulla qualità di vita della persona.

MEDICINA INTERNA, GERIATRIA

Dal 4 maggio il reparto di Geriatria e di Medicina Interna sono rientrati all’ospedale Sant’Anna (erano stati trasferiti il 26 marzo all’ospedale di Cantù per liberare nel presidio di San Fermo ulteriori posti letto per pazienti Covid-19). La Geriatria è tornata nella Degenza medica 1 ed occuperà 32 posti letto; i restanti 20 posti letto saranno dedicati ad un’area di osservazione medica – separata e con personale dedicato – per pazienti asintomatici da rivalutare giornalmente in relazione all’evoluzione del quadro clinico.

La Medicina Interna entro l’11 maggio sarà collocata nella Degenza medica 2 (48 posti letto) insieme alla Cardiologia, all’Oncologia e alla Neurologia. La Nefrologia resta, per il momento, nel reparto di Psichiatria che a sua volta rimane all’ospedale di Cantù (al Sant’Anna è garantita la presenza di uno psichiatra dalle 8 alle 20 per eventuali consulenze per il Pronto Soccorso o altri reparti ospedalieri). Nella Degenza chirurgica 1 verrà realizzata un’area di osservazione chirurgica – separata e con personale dedicato – per pazienti asintomatici da rivalutare giornalmente in relazione all’evoluzione del quadro clinico.

DEGENZE COVID19

Degenze Covid-19 Per quanto riguarda le degenze Covid-19, al Sant’Anna restano dedicati – fino alla completa stabilizzazione del quadro epidemiologico – il reparto di Malattie Infettive (15 posti letto), la Degenza medica 3 (55 posti letto), la Degenza chirurgica 2 (50 posti letto), la Degenza chirurgica 3 (58 posti letto), la Riabilitazione neurologica (40 posti letto); in Terapia intensiva, come detto, sono tuttora ricoverati 16 pazienti (5 dei quali a Cantù). I pazienti Covid-19 positivi dializzati continueranno ad essere trattati nella Degenza chirurgica 2.

EX OSPEDALE DI VIA NAPOLEONA: POST COVID

Via Napoleona Per il compendio di via Napoleona è stato definito un progetto che coniughi esigenze meramente alberghiere con un percorso maggiormente protetto per pazienti post Covid. “Sono interessati due edifici già fruibili – si legge nel documento – per un numero complessivo di 40 posti letto. A breve il progetto verrà sottoposto all’attenzione di Ats Insubria per il necessario percorso autorizzativo”.

AMBULATORI

Attività ambulatoriale L’offerta di prestazioni ambulatoriali urgenti, con classi di priorità U e B, resta confermata così come è sempre stata assicurata in tutto questo periodo. Si dovrà ora procedere con una progressiva riorganizzazione nei presidi ospedalieri, nelle strutture polispecialistiche ambulatoriali e nella rete sociosanitaria territoriale.

Tale attività dovrà contemplare modalità organizzative (misurazione della temperatura, utilizzo dei dispositivi di sicurezza, limitato accesso degli accompagnatori, se non in caso di estrema necessità, distanziamento) che garantiscano una corretta gestione dell’utenza ed evitino assembramenti nelle aree di attesa. Nello specifico il piano complessivo di riqualificazione dell’offerta ambulatoriale verrà declinato dalle direzioni dipartimentali di pertinenza entro il 15 maggio.

OSPEDALI DI CANTU’ E MENAGGIO

Ospedale di Cantù e Ospedale di Menaggio Anche la pianificazione della riorganizzazione dei presidi ospedalieri di Cantù e Menaggio è già stata avviata, nel quadro degli indirizzi normativi.

A Cantù, una volta liberata la Terapia intensiva dai pazienti Covid-19 e compiutamente sanificato il blocco operatorio, l’attività chirurgica potrà riprendere senza particolari condizionamenti.

Il rientro dei reparti di Geriatria e Medicina Interna al Sant’Anna consentirà all’area internistica di utilizzare pienamente le proprie capacità operative. Per quanto riguarda Menaggio, anche in questo presidio dovrà riprendere il percorso di consolidamento e sviluppo delle attività rallentate nella fase emergenziale.

RSA, RSD

Interventi a favore di Rsa e Rsd del territorio lariano Asst Lariana ha aderito al progetto “Richiesta-Erogazione consulenze specialistiche ospiti Rsa Covid-19 positivi o sospetti” proposto da Ats Insubria. Sono stati organizzati incontri in videoconferenza con tutte le strutture del territorio ed è stata effettuata una iniziale ricognizione delle problematiche e criticità.

In via preliminare Asst Lariana si è resa disponibile a soddisfare consulenze programmate nei seguenti ambiti disciplinari: malattie infettive, pneumologia, geriatria, rianimazione, cure palliative. Sono in fase di organizzazione incontri con i responsabili medici ed infermieristici delle strutture sociosanitarie in ordine alle seguenti tematiche: quesiti diagnostici, valutazione schemi terapeutici, modelli clinico-assistenziali, consulenze organizzative (percorsi…)

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