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Il Comune paga la piscina ai bimbi dei centri estivi. E sceglie la Como Nuoto dopo “indagine informale”

L’amministrazione comunale guidata dal sindaco Alessandro Rapinese ha deciso di pagare l’ “avvio al nuoto” ai bambini che frequenteranno i Centri estivi nel periodo che va dal 3 al 28 luglio 2023. E per farlo ha scelto la Como Nuoto.

Nel dettaglio, la decisione che riguarda i tre Centri Estivi per l’Infanzia prevede una giornata alla settimana “in una piscina posta all’interno del territorio del Comune di Como e, in particolare, in centro città” per un mini-corso di avvio alla tecnica del nuoto. Come è stata scelta la Como Nuoto (tenendo peraltro conto che le piscine di comunali di Muggiò e di via Sinigaglia o sono già chiuse o – la seconda – chiuderanno a brevissimo per quattro mesi e che la ricerca verteva solo sul centro città, dunque escludendo Casate)?

L’atto parla di “indagine informale di mercato tra due operatori e gestori di piscine all’aperto in centro città”. Peraltro, serviva fare in fretta “attestata la necessità di affidare il servizio di avvio alla tecnica del nuoto in tempi celeri in considerazione del prossimo inizio dei Centri Diurni Estivi Infanzia 2023”. E così, dopo la consultazione informale (il secondo soggetto non è riportato nei documenti, ndr), ecco la decisione: “Si è ritenuto di procedere all’affidamento a favore dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Como Nuoto”. Società a cui ovviamente il Comune corrisponderà una cifra per il servizio, ovvero “Euro 3,00 (oltre IVA al 22%) a bambino su una stima di n. 220 bambini”. Totale che Palazzo Cernezzi verserà alla Como Nuoto – che, chissà, magari riuscirà poi ad attrarre continuativamente i piccoli ospiti anche in futuro – 3.220 euro.

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15 Commenti

  1. Interroghiamoci sulla risposta del sig Gigi. I bambini così piccoli come fanno ad arrivare in piscina sotto il sole se vengono lasciati a Como lago dato che i bus non posso accedere in viale Genò???? Se si sentono male????? Chi ha avuto l’idea geniale della piscina di viale Genò??? Perché non quella di Villa Olmo o casate???

  2. Scusate, mi spiegate come fanno i bambini così piccoli ad arrivare fino alla piscina se i bus non possono entrare in viale Geno??? Non pensino di fargli fare sotto il sole cocente, andata e ritorno da Como Lago a Villa Geno e viceversa!!! Perché non Casate più facile da raggiungere? C’è qualcosa dietro? Chi organizza il tutto?

  3. “We figa, a Casnate ci andrete voi periferici, noi bauscia del centro storico andiamo alla Como Nuoto in macchina, anzi se mi girano i marroni faccio fare un bel Silos anche lì, che non si trova mai il parcheggio”.

  4. Ma scusate, se i lavori di adeguamento dell’impianto (oggetto di bando di gara pubblico per il quale si è aperto un contenzioso ancora in corso tra Pallanuoto Como e Como Nuoto), su espressa dichiarazione del Presidente di Como Nuoto, non sono stati eseguiti (o eseguiti parzialmente) perchè ci fanno andare dentro i bambini e gli utenti?

  5. Non ci sono grandi alternative. Non avendo a disposizione la piscina olimpionica e la Sinigaglia, in convalle c’è poco altro. Quello che invece è assai curioso è la cifra che il Comune sborserà per i corsi. 3euro all’ora per singolo bambino e 4 ore a corso fanno 12 euro per partecipante; 220 bambini iscritti sono 2.640euro più l’IVA al 22% ed il totale è di 3.220,8 euro…..generoso sconto di 80centesimi ed ecco 3.220euro. Ci sta, i conti tornano. Sarebbe bello invece comprendere quanti bambini saranno seguiti da un singolo istruttore. Ammettiamo siano 10, sembra una cifra accettabile, saranno organizzate 22x4ore di lezione, cioè. 88 ore………….2640/88 sono 30euro al netto dell’IVA. Como Nuoto paga i suoi istruttori 30euro all’ora e i partecipanti seguiti da un singolo istruttore saranno 10 a lezione? Sperem….. E se non fosse così, a che titolo incassa il mark-up se la richiesta di disponibilità dell’impianto in concessione è del Concedente (Comune) al Concessionario (Como Nuoto)? Mi auguro che il Comune non si limiti a pagare ma effettui i controlli del caso….sia mai che Rapinese Sindaco si faccia fregare dai “poteri forti” come quelli di prima. 😊

  6. “in una piscina posta all’interno del territorio del Comune di Como e, in particolare, in centro città” il bando descriveva quindi:
    – como nuoto
    – canottieri
    – pozzanghera della fontanella di viale varese

    1. Comino dimentichi Lido di Villa Olmo e Circolo della Vela. Ma quanti sono i Rapiboys soci di Como Nuoto?

      1. D’altra parte però Como Nuoto è l’unica società sportiva dotata di una scuola di nuoto, di istruttori e di una piscina, nonchè di prestigio sportivo. Non è che la scelta sia proprio fuori luogo e sulla carta mi sembra l’unica sensata – amicizie a parte – no?

        1. Certo…..ma siamo sicuri che l’impianto sia a norma e pronto ad accogliere i bambini? È stato fatto un bando di adeguamento con delle lavorazioni che avrebbero dovuto adeguarlo alle vigenti normative. È questo è stato fatto? Como Nuoto e il Comune in primis hanno tutte le carte a posto?

  7. La domanda sorge spontanea…perchè non Casate gestita peraltro da Csu e con ampia area verde? Ora aspettiamo di vedere Sindaco e componenti della Giunta in costume per celebrare dal vivo, in acqua, questo grandissimo gesto. Inoltre essendo passati i famigerati 3-6 mesi, attendiamo un evento simile in occasione del prossimo anno scolastico…ovviamente a Muggiò

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