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La movida violenta in provincia di Como: per i locali arrivano le regole per l’ordine e la sicurezza

Mercoledì scorso 27 giugno si è svolta la Riunione tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia presieduta dal Prefetto Andrea Polichetti, con la partecipazione dei rappresentanti provinciali delle associazioni di categoria dei pubblici esercenti.  La riunione è stata convocata per sollecitare la realizzazione di iniziative da parte della categoria, soprattutto nell’area canturina, finalizzate a emarginare tutte quelle situazioni di turbativa per l’ordine e la sicurezza pubblica e per la quiete pubblica, promuovendo “buone pratiche” presso la platea degli esercizi pubblici.
Già con il Protocollo d’intesa per il contrasto alla “malamovida”, sottoscritto con le Associazioni lo scorso 27 febbraio, era stata varata una linea di stretta collaborazione tra  le Associazioni, i gestori, le Forze di polizia e i Comuni: si tratta ora di mettere in campo, in concreto, gli impegni assunti in primis su quelle aree territoriali oggi più interessate a fenomeni criminali, che si sviluppano all’interno e nelle immediate vicinanze di locali pubblici, collegati frequentemente all’abuso di sostanze alcoliche.
Pertanto, nel corso della riunione, sono state condivise alcune iniziative urgenti, da promuovere in affiancamento ai controlli di polizia che, con risultati lusinghieri, sono stati potenziati specie nelle aree urbane più critiche: regole per l’accesso e il trattenimento all’interno del locale per favorire il sereno svolgimento delle attività del singolo esercizio, videosorveglianza gestita dal titolare del locale, possibilità di individuare un “referente della sicurezza” in ciascun esercizio. Potranno poi essere individuate ulteriori iniziative tese a ampliare la platea di utenti dell’area ove sono ubicate le attività commerciali alle famiglie del territorio, coinvolgendo le stesse in eventi appositamente dedicati, per aumentare la fruibilità degli spazi cittadini da parte dell’intera comunità locale.
Al termine dell’incontro il Prefetto Polichetti ha evidenziato che “il dialogo con gli esercenti pubblici è importante perché gli stessi si mettano nella condizione di offrire ai cittadini i propri servizi in serenità e sicurezza. I gestori possono e devono pretendere condotte appropriate da parte dei clienti. Le istituzioni così come sta avvenendo già da tempo, proseguiranno a contrastare tempestivamente eccessi, abusi o violenze ma è necessario che tutti mantengano comportamenti responsabili”.
I rappresentanti delle associazioni di categoria intervenuti, condividendo il richiamo di attenzione operato dal Prefetto, si sono impegnati a dare un rinnovato impulso allo strumento pattizio a suo tempo sottoscritto, ribadendone la conclamata rilevanza anche sotto un profilo squisitamente preventivo.
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2 Commenti

  1. Io ho quasi ottantanni e le regole ci sono sempre state semmai da tempo sono state costantemente disattese in funzione di un liberismo assurdo. Ricordo da giovincello, nei primi anni 60 se entravi in un bar e ti comportavi in modo violento o “stupido” i primi a darti un ceffone erano il barista e gli avventori che poi informavano i genitori e da loro prendevi la seconda razione. Eggi sarebbe considerata “violenza fascista” invece sono stati altamente educativi, per me e per la mia generazione. Il rispetto è la prima regola della convivenza.

  2. se non cambiano le leggi serve a poco. Se poi per godersi un mercoldrink o roba simile ci vogliono decine di agenti della PS, CC, GdF per mantere l’ordine si fa un danno al resto della popolazione che rimane sguarnita.

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