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Il borgo affacciato sul Lago di Como perde la pazienza: “Funivia, promesse tradite. I turisti disdicono”

Doveva essere l’estate della ripartenza, quella del ritorno alla piena operatività della storica funivia Argegno – Pigra, invece è diventata una stagione di disagi e incertezze. Dal 1° luglio, secondo quanto previsto dal nuovo contratto stipulato con l’Azienda Trasporti Milanesi (Atm), l’impianto avrebbe dovuto funzionare tutti i giorni della settimana, ma l’attesa si è rivelata vana. Ad oggi, la funivia è attiva solo venerdì, sabato, domenica e nei festivi, dalle 10 alle 18. Una situazione che preoccupa i cittadini, penalizza le attività locali e lascia l’amministrazione comunale senza risposte.

“La funivia è di proprietà del Comune, ma la gestione è affidata all’Agenzia del Trasporto Pubblico Locale del Bacino di Como, Lecco e Varese (Tpl), che a sua volta ha assegnato l’impianto ad Atm lo scorso 13 marzo – spiega il sindaco di Pigra, Giovanni Balabio – Il nuovo contratto doveva partire ufficialmente il 1° luglio. Ma Atm non ha ancora dato indicazioni su quando inizierà il servizio quotidiano, come previsto da contratto”.

Atm ha vinto la gestione di sette infrastrutture in partnership con Itb, Imprese Turistiche Barziesi, con un contratto della durata di sette anni, per un valore economico complessivo di 11 milioni di euro. Nello specifico, Atm si è aggiudicata la gestione delle funivie di Ponte di Piero – Monteviasco, Como – Brunate, Sacro Monte di Varese e Argegno – Pigra, mentre Itb continuerà a occuparsi dei tre sistemi a fune di Malnago–Piani d’Erna, Margno–Pian delle Betulle e Moggio–Piani di Artavaggio.

“Non ci hanno ancora dato delle risposte”

Il primo cittadino sottolinea di aver inviato diversi solleciti alla Tpl, ma le risposte si fanno attendere. “Dicono di essere in attesa con Atm, ma io non ho ancora nessuna comunicazione ufficiale. È una situazione frustrante, anche perché il rapporto con Tpl e Regione Lombardia è stato ottimo: la Regione ha messo tanti soldi per finanziare gli interventi di messa in sicurezza dell’impianto”, ribadisce Balabio.

Una sola eccezione, al momento, ha visto Atm rispondere positivamente: “Abbiamo chiesto di anticipare l’apertura dalle 10 alle 9 per una festa a Corniga e l’azienda ha accettato. Ma oltre a questo, nessuna informazione sulla riattivazione a pieno regime”.

“I clienti non riescono a raggiungerci e preferiscono disdire”

Intanto, gli operatori turistici pagano il prezzo più alto. Lo conferma il proprietario di un B&B del paese, che preferisce rimanere anonimo: “Ci sono stati ospiti che hanno disdetto la prenotazione perché non volevano rischiare di restare bloccati. Altri siamo dovuti andare a prenderli in macchina, perché senza funivia i collegamenti diventano un incubo”.

Il problema, racconta, non è solo l’assenza del servizio nei giorni feriali, ma anche la mancanza di integrazione con altri mezzi di trasporto: “I bus che arrivano da Como fanno spesso ritardo, e la coincidenza di quelli per Pigra non aspetta. Se perdi un collegamento, resti bloccato. I taxi costano troppo e la strada per salire non è delle migliori: stretta, tortuosa, ci vogliono almeno 30 minuti per fare un tragitto che in funivia ne dura 6. Ci è capitato più volte di avere clienti bloccati per questi problemi“.

“La funivia è una risorsa turistica e ambientale”

Anche il sindaco sottolinea l’importanza della funivia non solo per Pigra, ma per tutto il territorio: “La funivia è una risorsa turistica e ambientale: riduce il traffico, collega il lago con l’Alpe di Colonno e le montagne della Valle Intelvi. È una proposta che va oltre il nostro comune”.

Oltre alla mobilità, la riapertura della funivia potrebbe rappresentare anche un’occasione per l’occupazione locale. “La funivia può creare occupazione. Atm sta assumendo personale del luogo, alcune persone che avevamo già formato noi come Comune. So che hanno difficoltà a trovare un caposervizio, ma almeno parliamone, affrontiamo insieme i problemi, lo spirito collaborativo deve esserci”, sottolinea il sindaco.

“Sono abbastanza frustrato e mortificato”

Nel frattempo, l’impianto resta operativo solo il fine settimana, pur registrando numeri importanti: “In pochi giorni abbiamo avuto oltre 2 mila passaggi. Questo dimostra quanto il servizio sia richiesto”.

Tuttavia il sindaco non nasconde la sua amarezza: “Sono abbastanza frustrato e mortificato, le attività commerciali mi chiedono informazioni e io non so cosa rispondere. C’è buona volontà e collaborazione con Regione e Tpl, ma non ricevere risposte da Atm è difficile da accettare. Chiedo solo una cosa: almeno una comunicazione, una programmazione, quanto meno per informare i cittadini e le attività. Non possiamo andare avanti con promesse non mantenute”.

E mentre i turisti scelgono mete più accessibili, Pigra rischia di perdere una stagione che, con un impianto funzionante sette giorni su sette, avrebbe potuto portare ossigeno all’intero paese.

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