È stata un’assemblea generale dell’Unione industriali della provincia di Varese ricca di sorprese, quella che si è da poco svolta al Centro Congressi Malpensa Fiere di Busto Arsizio. Tra le molte novità la nascita appunto di Confindustria Varese (prima Unione degli Industriali della provincia di Varese, ndr) che si trasferisce a Castellanza – lasciando a Varese un ufficio di rappresentanza – ma soprattutto spicca il progetto di costruire, in un’ex area industriale contigua alla Liuc-Università Cattaneo, una cittadella per l’innovazione e l’incubazione di startup a metà tra la comasca ComoNext di Lomazzo e il Kilometro rosso della conoscenza che ha reso celebre Bergamo. Il nome scelto è quello di “Fabbrica del fare e del sapere” e punta a essere un “riferimento per la costruzione di nuove competenze. Un acceleratore di imprenditorialità. Puntando su nuove e rinnovate sinergie appunto con la LIUC – Università Cattaneo”, ha detto il presidente Roberto Grassi.
“Un luogo che possa dare da pivot per l’intero piano strategico #Varese2050 (qui il documento completo) . Che non sia solo un centro di costruzione della competitività del territorio, ma possa agire da motore di sviluppo ed essere allo stesso tempo un luogo simbolo del riposizionamento della provincia. Un luogo di contaminazione di idee, di sperimentazione di progettualità, di accompagnamento allo sviluppo imprenditoriale, di supporto alla crescita d’impresa. Un luogo che possa ospitare spazi per la creazione e incubazione di startup e di nuova imprenditorialità, nuove strutture per corsi ITS, nuovi servizi per le imprese e una nuova e unica sede di Confindustria Varese”. Un luogo che a tratti ricorda un hub quale è ComoNext di Lomazzo dove le imprese incubano e creano, anche se a Castellanza a guidare il tutto ci sarà appunto Confindustria Varese. Questo luogo si chiamerà MILL – Manufacturing, Innovation, Learning, Logistics.
E tra i diversi punti chiave esaminati dal presidente Grassi nella relazione contente quanto si dovrà fare per crescer in futuro, anche l’eterno tema delle infrastrutture. “Su tale fronte occorre lavorare per rendere più accessibile e attrattivo il territorio. L’ottimizzazione e la gestione del traffico urbano ed extra urbano, deve migliorare, in un’ottica sempre più green, la mobilità di merci e persone da e verso Milano, da 20 e verso la Svizzera e tra nord e sud della provincia. Parola d’ordine: potersi muovere e poterci raggiungere.” () Tra gli altri obiettivi: porre i cluster industriali al centro delle politiche di sviluppo locale. Dar vita ad un ecosistema dell’innovazione. Fare dei settori logistica e trasporti driver strategici di competitività. Trasformare il Varesotto in una wellness destination facendo leva sulle bellezze naturali e sulla vocazione sportiva. Sono queste le cinque linee di azione che Confindustria Varese vuole mettere in campo per costruire la Varese del 2050.