“Grazie a tutti i turisti di passaggio, il mercato coperto di Como può diventare un punto di riferimento sia per i residenti che per i visitatori“. È questa la speranza del presidente di Confesercenti Como, Claudio Casartelli, che ha spiegato la situazione attuale dei lavori di riqualificazione. “Con l’amministrazione sono stati avviati interventi su impianti di illuminazione, sicurezza e sistemazione dei banchi produttori. Speriamo che questi lavori vengano concretizzati al più presto. In passato il mercato ha sofferto la concorrenza della grande distribuzione, ma oggi, grazie al turismo la situazione può cambiare. Già durante le festività abbiamo notato una buona presenza di visitatori che lo considerano un punto di approvvigionamento. È fondamentale però accelerare i tempi per renderlo all’altezza di questo rinnovato interesse. Ci auguriamo anche che tornino i produttori locali, che rappresentano un valore aggiunto”.
Nonostante l’ottimismo, il presidente di Confesercenti denuncia la lentezza burocratica: “Al momento il percorso è avviato, ma va avanti lentamente, e il principale ostacolo resta la burocrazia. Non ci sono ancora date certe di inizio e fine lavori, solo promesse. Da parte degli operatori però c’è tutta la disponibilità possibile”.
Padiglione ex Grossisti: uno spazio per eventi
Sguardo rivolto anche al secondo padiglione del Mercato Coperto, quello dell’ex Grossisti, dove i lavori sembrano essere conclusi: “Mi auguro che venga aperto al più presto. È una struttura molto bella, vicina ai parcheggi, e potrebbe diventare uno spazio ideale per eventi. A Como manca un luogo al chiuso per iniziative durante l’inverno o nei giorni di pioggia, e questa potrebbe essere un’opportunità per creare attrattività e rilanciare l’area. Non so ancora quale sarà l’indirizzo scelto dall’amministrazione ma, secondo noi, potrebbe diventare un centro attrattivo importante, magari con eventi, mostre o spazi di aggregazione. Creando attorno a questo padiglione un contesto dinamico e vivace, si potrebbero stimolare anche gli acquisti e la frequentazione del mercato. Sarebbe davvero il posto ideale”.
Infine, Casartelli parla anche del rapporto con l’amministrazione: “È buono, ma sono molto riservati nelle loro comunicazioni. Noi siamo disponibili a collaborare, ma servono risposte e tempi certi”.
Allarme accattonaggio durante la Fiera di Pasqua
Il discorso si è poi spostato sull’allarme lanciato da Casartelli per quanto riguarda il problema dei furti e accattonaggio molesto durante la recente Fiera di Pasqua e i mercati straordinari in viale Varese, viale Battisti e viale Cattaneo. “Sono passato un paio di volte dopo Pasqua e la situazione mi è sembrata nella norma, ma devo fare ancora alcune telefonate per confrontarmi con gli operatori – ha spiegato – Il problema si verifica quando l’accattonaggio supera certi limiti, diventando molesto. Alcuni soggetti creano disagio e infastidiscono i clienti che preferiscono andarsene piuttosto che essere disturbati. Quando l’insistenza supera certi limiti, si arriva a una situazione difficile da gestire. A volte non si tratta nemmeno di persone che raccolgono elemosine per sé, ci sono casi in cui parliamo di sfruttamento vero e proprio. Persone mandate appositamente nei mercati per raccogliere denaro che finisce altrove. E questo va fermato”.
Casartelli sottolinea come in alcune occasioni le autorità siano intervenute ma ci sia il bisogno di maggiori controlli: “La polizia effettua degli accertamenti, a volte trova persone prive di documenti e le porta in questura. Non sempre però si riesce a risolvere la situazione. Serve una maggiore presenza per prevenire questi fenomeni e tutelare commercianti e consumatori. Chi chiede aiuto in modo discreto, per carità, è comprensibile. Ma quando c’è sfruttamento o quando l’atteggiamento diventa invadente e molesto, è lì che bisogna intervenire. Questo è ciò che vogliamo contrastare: un fenomeno che, oltre a essere fastidioso, diventa un problema reale per chi lavora nei mercati e per chi li frequenta“.