Una stroncatura netta dello stop ai buttadentro per i bar e ristoranti di Como appena approvato dal consiglio comunale (“Una misura che non serve a niente”) e poi un affondo sulle “facce cupe” con cui troppo spesso la città accoglie ancora i turisti. E’ un Sergio Gaddi che rilancia i suoi temi da battaglia quello ospite questa mattina di Etg+ Today.
“Lo stop ai buttadentro? E’ come svuotare il lago che esonda con un cucchiaino, un provvedimento inutile”, ha affermato il consigliere regionale e segretario provinciale di Forza Italia.
Ma il ‘clou’ è arrivato parlando di come Como accoglie i turisti.
“Como deve acquisire una mentalità turistica che non ha – ha affermato Gaddi – deve raggiungere una sorta di predisposizione all’accoglienza che diventa cultura diffusa e comune. E su questo la città deve fare tanta strada”.
“Ci sono esercizi in cui entri e si viene colpiti da una dose di antipatia quasi fisica – ha aggiunto rincarando la dose il consigliere regionale comasco – Il buttadentro dovrebbe essere qualcuno col sorriso che invoglia a entrare, non quelle facce a volte cupe che ti fanno andare da tutt’altra parte”.
“Como si deve attrezzare in termini di servizi – ha concluso – mettiamoci nei panni di un turista che arriva, mi spiegate cosa fa, in termini di vita, oltre alla passeggiata in centro? Tra trasporti terrificanti e 25 euro per un piatto spaghetti preriscaldati, una roba inaccettabile. Guardiamo all’accoglienza sul Lago di Garda o sula Riviera Romagnola. Pensare che il turista sia una gallina dalle uova d’oro da spremere come un limone è controproducente”.