Il flusso ininterrotto di turisti che arriva a Como sta facendo fare affari stellari ai servizi di taxi boat. In particolare, la zona del porticciolo di Sant’Agostino registra un viavai praticamente infinito di barche e motoscafi per la gioia dei turisti che – come recitava un vecchio slogan pubblicitario – vogliono vedere il lago dal lago (a qualsiasi costo).
A macchiare questo scenario quasi idilliaco (a dispetto di qualche eccesso, da cui l’arrivo di nuove e più rigide regole e, da oggi, persino vigilantes al molo) c’è la scenografia di sfondo. Ovvero, il pontile ‘nuovo’ di Sant’Agostino, realizzato con una spesa di 375mila euro da Csu dopo un iter già travagliatissimo (mesi e mesi di attesa e intoppi per la sua realizzazione) e poi rapidamente collassato in acqua, dove giace tutt’ora.
Il caso emerse per la prima volta con forza esattamente un anno fa, all’inizio di settembre, quando erano passate soltanto poche settimane dalla fine della posa. All’epoca – era il 3 settembre 2022 – l’allora neopresidente di Como Servizi Urbani, Edoardo Helzel, si disse che “il pontile di Sant’Agostino è in quelle condizioni a causa del fondale basso”.
Poi, però, arrivarono dichiarazioni decisamente più forti del sindaco Alessandro Rapinese che auspicò anche l’avvio di un’azione legale. Sta di fatto che, a oggi, la situazione è constatabile facilmente “de visu”: mentre i turisti attendono il proprio turno per prendere il largo, lo sfondo è un pontile praticamente nuovo ancora semiaffondato e transennato a metà lunghezza.
2 Commenti
Il nuovo simbolo di Como, città che affonda.
Taxi boat, barche a noleggio… Vorrei sapere cosa pensano i cosiddetti turisti di lusso nei loro appartamenti sul lago da 1000€+/giorno del rumore costante delle barche, che è paragonabile alla Tangente di Milano. Non c’è da stupirsi che Clooney si sia trasferito.