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Lago di Como, per il turismo top è solo un arrivederci. Zucchetti (Villa d’Este) e Rocchi (R Collection): hotel chiusi, scommessa 2021

Terminata la faticosissima stagione turistica 2020, è tempo di bilanci per gli alberghi del Lago di Como.
La crisi del settore, quest’anno, ha colpito non solo le piccole-medie strutture dedicate all’accoglienza ma anche gli storici “colossi” del Lario.

Ne è testimonianza diretta Danilo Zucchetti, general manager di Villa d’Este a Cernobbio.
“A marzo c’erano tutti i presupposti per una stagione da record – racconta – ma poi d’improvviso sono arrivati lockdown e restrizioni. Però, è stata una stagione breve ma intensa”.

I mesi estivi del 2020, infatti, hanno riservato qualche piccola ma piacevole sorpresa per l’hotel. “C’è stato un grande afflusso di visitatori europei che da anni non venivano o non erano mai stati sul lago, una clientela diversa che ha apprezzato l’atmosfera e i nostri servizi ancora più personalizzati quest’anno – così Zucchetti – nonostante l’assenza del turismo internazionale, ci sono state tante prenotazioni last-minute soprattutto nel fine settimana. Inoltre, il nostro Ristorante Veranda ha lavorato molto bene con il turismo di prossimità”.

Con il nuovo Dpcm, però, la direzione del 5 stelle ha deciso di chiudere in anticipo. “Avremmo voluto prolungare la stagione ma al momento non ci sono i presupposti per poterlo fare – spiega – abbiamo scelto, quindi, di anticipare i lavori invernali per arrivare pronti al prossimo anno”.

Un 2021 che, si spera, possa far tornare in auge il settore. “Attendiamo tutti gennaio per fare il punto su ciò che avverrà a livello sanitario – continua Zucchetti – tutti vogliamo tornare a sognare e viaggiare, ci sono anche tante celebrazioni che sono state rimandate al prossimo anno proprio per non perdere l’unicità della destinazione. In Italia siamo campioni di ospitalità, quindi non vediamo l’ora di tornare”.

A proposito di ospitalità, proprio in questi giorni Danilo Zucchetti è stato premiato come Independent Hotelier of the World 2020: una bella soddisfazione e un segnale che il turismo sul Lago di Como è vincente. “E’ un bel riconoscimento non solo per me ma per tutto il settore in Italia – conclude – sappiamo regalare al cliente emozioni ed esperienze sempre più ambite e ricercate, riusciamo a trasmettere un senso di ospitalità che ci viene riconosciuto a livello mondiale e in questo momento è ancora più importante”.

Oltre a chi da anni gestisce strutture storiche del lago, anche nuovi imprenditori che hanno puntato sul Lario confermano una stagione molto difficile. Così Ludovica Rocchi, della famiglia Rocchi che tramite la società R Collection Hotels negli ultimi anni ha investito moltissimo in strutture di alta qualità che si affacciano sul nostro lago.
Il gruppo, infatti, possiede il Grand Hotel Victoria di Menaggio, il Royal Victoria e il Villa Cipressi a Varenna e il Regina Olga a Cernobbio. Inoltre, è presente a Como con il Palace Hotel e il Barchetta Excelsior – gestiti da Villa d’Este.

“Puntiamo molto sul lago, già mio nonno aveva iniziato a investire nelle strutture sul Lario, poi mio padre e adesso io con i miei fratelli – spiega Ludovica – sappiamo che il Lago di Como ormai rappresenta un brand molto forte, famoso in tutto il mondo. La chiave sono le strutture e soprattutto il territorio.”

Una stagione, come detto, molto difficile anche per il gruppo. “Il lago quest’anno ha sofferto molto la mancanza del turismo di lusso – continua – l’italiano veniva più per una visita in giornata, senza pernottamento. Tutti gli albergatori sono stati bravi nel mantenere gli alti standard, senza svalutarsi”.

Con tutti gli hotel al momento chiusi, la famiglia Rocchi punta al prossimo anno. “Spero che la stagione possa ripartire – conclude Ludovica – stanno già arrivando tante prenotazioni e a Varenna abbiamo oltre 100 matrimoni confermati. Nel 2021 apriremo il nostro primo 5 stelle a Menaggio e nel 2022 il Regina Olga a Cernobbio. Insomma, stiamo lavorando molto per il futuro. Speriamo che l’emergenza sanitaria finisca presto”.

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