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Lago di Como, viveva di pesca ora è il borgo più bello d’Italia: “Turismo milionario ma consapevole e non di massa. Ecco i nostri segreti”

Bellano da ex paese di pescatori è diventato una meta turistica in continua crescita, con numeri che confermano un vero e proprio boom negli ultimi anni. A raccontarlo è il sindaco Antonio Rusconi, che evidenzia dati precisi e una strategia chiara: differenziare l’offerta, puntare sulla cultura e sulla qualità dell’accoglienza.

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“Negli ultimi anni abbiamo registrato un aumento costante delle presenze – ha spiegato il sindaco – L’anno scorso abbiamo incassato 166 mila euro di imposta di soggiorno, che con una tariffa di 2 euro a persona significa circa 83 mila presenze turistiche. Invece, qualche anno fa eravamo intorno ai 60 mila: si tratta di un balzo importante”.

“L’orrido è un successo costante”

Il simbolo di questo successo resta l’Orrido, l’attrazione naturalistica simbolo del paese, diventato un vero tesoro per il comune. “Quando nel 1995 è diventato proprietà comunale, portava circa 20 mila euro all’anno – ha ricordato il primo cittadino – Negli ultimi anni grazie a investimenti, promozioni e nuovi percorsi come la Ca’ del Diavol, nel 2020 l’Orrido ha generato 90 mila ingressi. Questi numeri sono andati via via aumentando nel corso del tempo, lo scorso anno, per esempio, abbiamo avuto un introito di circa 1,3 milioni di euro da 180.000 visitatori. E solo nel maggio del 2025 abbiamo avuto 15 mila ingressi in più rispetto allo stesso periodo del 2024. I risultati degli investimenti si vedono: è stato un crescendo costante”.

Opportunità e sfide del turismo

Dietro i numeri del turismo c’è anche un impatto concreto sulla vita del paese e sulle sue prospettive di crescita. “Il comparto turistico oggi garantisce circa 2 milioni di euro al bilancio comunale – ha spiegato Rusconi – di cui 1,6 milioni derivanti dall’Orrido, 180 mila euro dall’imposta di soggiorno e altri 300 mila dai parchimetri. Risorse fondamentali che consentono al Comune di sostenere i servizi pubblici, migliorare l’offerta culturale, investire in infrastrutture e mantenere basse le imposte locali. È molto importante per noi cercare un equilibrio tra sviluppo economico e qualità della vita, per i turisti ma soprattutto per i residenti”.

Ma non mancano le sfide. In queste settimane Bellano, come altri comuni della zona, sta facendo i conti con lo stop temporaneo dei treni, compensato da bus sostitutivi da Lecco. “Certo, i disagi ci sono, soprattutto in termini di traffico, ma non abbiamo ancora grossi problemi di sovraffollamento come potrebbero averli Como e Bellagio. Anche nelle giornate più affollate, parliamo di 1500, 2000 visitatori: numeri gestibili, grazie anche alla distribuzione sul territorio”.

“Vogliamo creare un’offerta turistica diversa, di qualità”

Il futuro del turismo bellanese punta sempre più sulla cultura e sulla valorizzazione del territorio. “Vogliamo distinguerci come destinazione culturale. Non vogliamo solo turismo di massa, ma creare un’offerta diversa, di qualità – ha affermato il sindaco – Per questo abbiamo lanciato il progetto Bac – Bellano Arte Cultura, che punta a creare un percorso per unire luoghi, storia e creatività, rigenerando il paese e offrendo ai visitatori un’esperienza immersiva tra natura, arte e memoria. In questo percorso ci sono anche i musei dedicati a Giancarlo Vitali e Danilo Vitali, pronti ad accogliere i visitatori. Il nostro obiettivo è che Bellano sia riconosciuta non solo per la sua bellezza naturale, ma anche per il valore culturale”.

Il borgo più bello d’Italia

Un appuntamento fondamentale sarà il Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia, che si terrà proprio a Bellano dal 26 al 28 settembre, con 362 borghi partecipanti da tutta Italia. Il paese del lecchese è stato infatti scelto come sede per valorizzare il suo patrimonio storico, culturale ed enogastronomico, e per promuovere il turismo nella regione. “Sarà un evento straordinario, un’occasione unica per far conoscere Bellano a livello nazionale – ha aggiunto il primo cittadino – Siamo anche bandiera arancione del Touring Club e Cittaslow. Puntiamo su un turismo consapevole, legato alla qualità della vita, non alla quantità fine a sé stessa”.

Il lavoro di promozione passa anche dai rapporti istituzionali: “Siamo testimonial ufficiali del marchio Lago di Como, e lavoriamo a stretto contatto con la Camera di Commercio Como Lecco e le associazioni di categoria – ha spiegato Rusconi – Noi come Comune lo facciamo per dare un futuro al paese e per sostenere l’economia locale. I numeri ci danno ragione. Abbiamo fatto tanto in questi anni e continueremo su questa strada. La sfida ora è consolidare questi risultati, creando un percorso culturale e indirizzando il turismo verso l’ambiente e la cultura. Vogliamo che Bellano sia sempre di più sinonimo di qualità“.

 

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