Negli inverni di qualche anno fa, la superficie completamente ghiacciata era una grande attrazione dagli amanti del pattinaggio.
Ma il Lago di Piano, piccolo gioiello tra Porlezza e Menaggio, a poca distanza sia dal Lago di Como che dal Ceresio e dalla vicina Svizzera, è un gioiello immerso nella natura in ogni stagione sebbene meno ‘famoso’ degli specchi d’acqua vicini.
L’origine del Lago di Piano è glaciale e viene alimentato dal torrente Civagno, che nasce sulla cima del monte di Tremezzo, e ha come emissario il canale artificiale Lagadone, risalente al ‘700. Ma soprattutto, il lago fa parte in una bellissima oasi naturalista, la Riserva Naturale Lago di Piano che è riconosciuta in quanto SIC (Sito di Importanza Comunitaria) dall’Unione Europea. Si estende su una superficie di 176 ettari di cui 85 spettano al bacino lacustre. Siamo in un ambiente davvero incontaminato, dove i suoni della natura sono gli unici protagonisti tra campi, canneti e il bosco dei monti circostanti.
Non meno affascinante la fauna, con la ninfea bianca che è forse l’elemento più caratteristico mentre sulle sponde crescono salici grigi e piante a canna. Nel lago, censite ben 17 specie di pesci, 6 di rettili, 26 di mammiferi e ben 141 di uccelli. La Riserva, infatti, è un posto molto amato dagli appassionati di birdwatching.
Il lago di Piano, nella bella stagione, può essere un ottimo punto di partenza per passeggiate e trekking magari appoggiandosi ai numerosi campeggi nei dintorni. In un paio d’ore si può compiere il giro intero del lago, grazie al sentiero percorribile da tutti e ben segnalato. Una tappa nella vicina Porlezza oppure al caratteristico borgo di Castel San Pietro sono l’ideale per completare una o più giornate di relax tra storia, natura e magnifici paesaggi.
La Torre del Barbarossa con vista magnifica sul Lago di Como apre per una visita straordinaria
Un commento
Ma come si fa a non distinguere la fauna dalla flora??? “Non meno affascinante la fauna, con la ninfea bianca che è forse l’elemento più caratteristico mentre sulle sponde crescono salici grigi e piante a canna.”