Questa volta uniamo due segnalazioni di altrettante lettrici. La prima è video e mostra la scorribanda in centro storico di due Lamborghini di targa tedesca che ieri oltre a entrare in Ztl si sono fatte serenamente diversi contromano in barba a ogni regola ma soprattutto a ogni senso minimo del vivere civile. [Per contributi, segnalazioni, reazioni e opinioni: redazionecomozero@gmail.com, il numero Whatsapp 348.6707422 o la pagina dei contatti]. Ecco le immagini:
La seconda lettrice invia un’amarissima riflessione (firmata) sulla città e il turismo, lo riportiamo integralmente:
Rientro da un breve percorso in treno, senza aria condizionata, al che sembra un paradosso con la calura degli ultimi giorni. Mi reco in centro storico e non posso non notare la fila, non piccola e nemmeno di solito stranieri, fuori dalla Caritas. Che sia per un piatto pronto o per una sistemazione per dormire, mi sale un brivido che non mi fa percepire la temperatura per qualche istante.
Da una parte il super lusso, che ormai ha reso Como a mo’ di Hollywood, con hotel di categoria a 5 stelle, ristoranti nati da bar che prima servivano caffè al banco e ora pasta e pizza surgelata o precotti, tanto sono turisti…o pizze proibitive a 50 euro per due persone, che personalmente spendo più volentieri in un crotto, dove i cibi sono ancora cucinati con amore e respiro un aria familiare.
Povera città, in balia di Lamborghini fluorescenti che percorrono il pedonale, a persone che non possono permettersi da mangiare perché diciamolo, eri la nostra amata città, il lago ahimè è l’unica cosa di autentico che ti è rimasta.
