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Le 8 richieste degli ecoguerrieri al Comune di Como. Galli: “Servono milioni. Ma vediamoci”

“Molte delle richieste avanzate dai ragazzi di Fridays4Future sono complesse e non riguardano solo il mio assessorato ma anche il Sindaco, la Giunta e il Consiglio comunale. Alcune delle proposte richiedono decine di milioni di euro per essere realizzate, cosa difficile nel breve periodo visto che abbiamo appena approvato il bilancio per il 2019-2020. Dal mio punto di vista posso ribadire la mia disponibilità a incontrare il gruppo. Per il resto bisognerà passare attraverso procedure più formali”.

Con queste parole – tra disponibilità e cautela –  l’assessore all’Ambiente e allo Sport del Comune di Como, Marco Galli, ha commentato le richieste che il gruppo ambientalista comasco “Fridays4Future” ha presentato ieri in conferenza stampa. in corrispondenza dell’annuncio del nuovo corteo per il clima previsto per questo venerdì, 24 maggio

La speranza del gruppo ambientalista non è solo replicare il successo della prima marcia per il clima del 15 marzo scorso che, solo a Como, ha portato in piazza quasi 2500 persone ma tradurre in cambiamento effettivo le mobilitazioni di questi mesi.
Ieri, infatti, Fridays4Future Como presentato anche una lista di richieste rivolte all’amministrazione comunale, tese a diminuire l’impatto ambientale delle attività umane sul territorio comasco.

Le richieste di Fridays4Future hanno tre obiettivi: mitigare l’impatto delle attività umane, progettare nuove politiche per la difesa dell’ambiente e applicare dispositivi legislativi già presenti per favorire la tutela del territorio.

SFOGLIA LA GALLERY DELLA MANIFESTAZIONE PER IL CLIMA DEL 15 MARZO

Nello specifico, il gruppo richiede che il Comune di Como dichiari lo stato di emergenza climatica, seguendo l’esempio di numerose amministrazioni locali sparse in tutta Europa e, più recentemente, dalla città di Milano.

Altra priorità per Fridays4Future è l’approvazione e la realizzazione del tratto comasco della pista Euro Velo 5, progetto europeo che promette di collegare Londra a Brindisi – includendo anche Como – con 3300 km di vie ciclabili.

Altri punti più specifici che verranno proposti a Palazzo Cernezzi e all’assessore di competenza, Marco Galli, riguardano:

• politiche ambientali per gli esercizi commerciali che impongano di limitare l’uso della plastica e impediscano che, durante l’inverno. le porte dei negozi vengano lasciate aperte per limitare la dispersione di calore
• risanamento della rete idrica comunale
• raccolta differenziata puntuale e diffusione più omogenea di cestini per differenziata.
• aderire al Patto dei Sindaci e sviluppare il Piano di Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima;
• rispettare e migliorare i vincoli al consumo di suolo, riorganizzazione aree verdi protette.

• Applicare la legge 113, che impone di piantare un albero per ogni nuovo nato;
• incentivare la produzione ed il consumo a km0;
• favorire percorsi di educazione ambientale nelle scuole.

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È da gennaio che il gruppo di ragazzi comaschi, capeggiati da Davide Faifer, il fautore del primo sciopero per il clima, si riuniscono ogni venerdì sotto Palazzo Cernezzi per chiedere alle istituzioni misure più radicali per contrastare, anche a livello locale, le attività umane che notoriamente incidono sul degrado ambientale e il riscaldamento globale.

L’appuntamento è quindi per venerdì 24 maggio, quando il corteo ambientalista partirà da Stazione San Giovanni, sfilando attraverso la città per poi concludersi al parcheggio dell’Ippocastano. L’iniziativa proseguirà poi nelle aule dell’Università dell’Insubria, dove si terranno lezioni e approfondimenti sul tema.

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4 Commenti

  1. Servono milioni? A me sembra che l’assessore Galli non sappia neppure di che cosa si stia parlando, dato che alcuni punti richiesti da Fridays for future sono realizzabili a costo zero. Oppure, più probabilmente, è soltanto un modo per respingere le richieste, trincerandosi dietro a problemi di bilancio. Mi auguro che cambi idea prima che sia costretto a farlo, dato che il processo innescato da questo e altri movimenti analoghi è inarrestabile.

  2. A parte il risanamento della rete idrica comunale e l’incentivo a “produzione e consumo a km 0” che effettivamente possono comportare costi importanti, le altre azioni mi sembra che costino pochissimo o nulla. Per la raccolta differenziata dei rifiuti il Comune di Fino Mornasco è riuscito a ridurre sensibilmente la percentuale di raccolta dell’indifferenziato senza aumentare le tariffe. Molti mi dicono che a Fino le tariffe sono pure diminuite ma sarebbe sufficiente non aumentarle.
    La ciclabile, se non sbaglio, è stata approvata e finanziata dalla Giunta Lucini.
    La legge 113 dovrebbe essere già applicata. Insomma, cominciamo a partire con le 6 azioni possibili. Volere è potere…..ma questa Amministrazione vuole? E soprattutto è in grado? Mah….

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