Il quindicesimo anniversario del Birrivico – locale di riferimento nell’atmosfera di via Borgovico vecchia – è stato segnato da un evento tanto inaspettato quanto significativo: l’apparizione su Striscia la Notizia, un riconoscimento che celebra anni di impegno e passione.
Da molto tempo il locale è un punto di riferimento per gli amanti della birra artigianale e della buona cucina ed è sempre stato sinonimo di convivialità e sperimentazione, mantenendo sempre alta la qualità delle sue proposte. Per celebrare questo importante traguardo, Tony, il proprietario, ha raccontato alcune curiosità e novità sul suo locale.
Vi hanno visti apparire su Striscia la Notizia grazie al vostro volantino, com’è nata l’idea?
Per celebrare il nostro quindicesimo anniversario, abbiamo deciso di lanciare una campagna pubblicitaria ironica rivolta in particolare a palestre e piscine. Abbiamo appeso una serie di volantini con la scritta: Vuoi rendere vano ogni sforzo fisico appena fatto? Vieni a trovarci al Birrivico, con birrette e cucina sempre aperte! Fatto ciò non ci abbiamo più pensato fino a quando, un po’ di giorni fa, ero al lavoro e dei clienti mi hanno detto che eravamo apparsi nella nota trasmissione televisiva Striscia la Notizia. All’inizio pensavo fosse uno scherzo, non potevo credere di essere finiti in televisione, ci siamo un po’ agitati, non capivamo cosa fosse successo, poi abbiamo visto il servizio ed è stata una grande gioia, soprattutto per mia mamma che ha iniziato a girare la notizia a parenti e amici. Lei è stata contentissima, mi ha detto che finalmente avevo fatto qualcosa!
Siete riusciti a scoprire chi ha segnalato il vostro volantino alla trasmissione?
Al momento non abbiamo ancora avuto successo, vorremmo tanto saperlo. Sui social abbiamo lanciato un messaggio: offriremo una birra a chiunque ci porti le prove tangibili di essere chi ha mandato il manifesto a Striscia la Notizia. Nel frattempo non siamo stati timidi e abbiamo iniziato a festeggiare, la vicenda ha dato il via a una serata di brindisi e festeggiamenti con i clienti, tra incredulità e divertimento generale.
Tornando a parlare di birra, da un’indagine condotta dal Centro federale per l’educazione alla salute (BZgA) emerge che stiamo vivendo un cambio di trend, sembra infatti che i più giovani bevano meno alcol rispetto alle generazioni che li hanno preceduti. Avete riscontrato anche voi questo cambiamento?
Le nuove generazioni sono molto più consapevoli di quanto lo eravamo noi, non bevono senza pensarci. Ho visto che, in generale, sono più attenti alla loro salute, vanno in palestra e non esagerano. Penso che siano anche influenzati dalle recenti normative sul consumo di alcol, da quando sono state implementate le nuove leggi abbiamo riscontrato un calo nella vendita di birre ad alta gradazione alcolica a favore di quelle leggere e analcoliche. Al momento infatti le birre più popolari sono quelle piuttosto leggere, come le birre chiare in stile tedesco, le più richieste, per esempio, sono pils e IPA. Abbiamo visto che sempre più persone vogliono rimanere al pub senza eccedere nell’alcol, vogliono stare in compagnia, divertirsi e parlare tranquillamente bevendosi una o due birrette senza ubriacarsi. Per queste ragioni stiamo sperimentando delle birre a bassissima gradazione alcolica, al momento ne abbiamo una che è all’1.8%. Stiamo anche testando alcune birre analcoliche, ma ci vorrà del tempo per garantire la qualità a cui i nostri clienti sono abituati. Nel frattempo abbiamo anche creato una linea di analcolici Kefir.
La produzione delle vostre birre viene in qualche modo influenzata dalle esperienze che fate all’estero o dalla complicata situazione internazionale, tra dazi e guerre?
Nonostante le difficoltà legate a queste problematiche, il Birrivico ha trovato il modo di adattarsi. Negli anni precedenti importavamo birre dall’Inghilterra e dagli Stati Uniti ora abbiamo dovuto smettere perché è diventato tutto più costoso, soprattutto per i prodotti dalla Gran Bretagna, la nostra soluzione è stata concentrarci sulla produzione interna. Tuttavia non vogliamo assolutamente abbandonare i contatti con l’estero, ogni anno, io e il mio team scegliamo una città europea con un’importante storia legata alla birra per trascorrervi quattro o cinque giorni e collaborare con un birrificio locale. Sono bellissime esperienze che, oltre ad aiutarci a crescere, confrontarsi e imparare diverse tecniche e culture birrarie, ci permettono anche di prendere una pausa dalla vita frenetica del pub. Ogni anno ci divertiamo moltissimo e scopriamo cose nuove che inevitabilmente ci influenzano della creazione dei nostri prodotti.
Avete in programma qualche evento o novità?
Noi ci teniamo che il Birrivico non sia solo birra, ma anche eventi e, soprattutto, sperimentazione. Tra le iniziative più attese dai nostri clienti c’è sicuramente il Beer Boat, si tratta di una giornata di festa da trascorrere con amici e sconosciuti tra musica, birra e buon cibo a bordo del battello Milano. Inoltre, vogliamo continuare a creare collaborazioni con piccole realtà del territorio comasco, promuovendo eventi e sinergie con altri produttori locali. Un altro bel progetto che ci tengo a menzionare è sicuramente la Polveriera a Lipomo, un’oasi verde di tranquillità dove il Birrivico ha creato uno spazio di ristoro lontano dal caos della città. L’abbiamo aperta da poco e sta andando benissimo, ci aspettiamo sempre più clienti soprattutto con l’arrivo della bella stagione. È un luogo perfetto per rilassarsi immersi nella natura.
Un’altra novità è che state sperimentando l’apertura della domenica a pranzo, come sta andando?
Stiamo sperimentando un nuovo modo di vivere il Birrivico, per la prima volta, il locale sarà aperto anche la domenica a pranzo. Avevamo sperimentato questo cambiamento con degli eventi in passato ed è stato molto apprezzato dai nostri clienti. Abbiamo scoperto che l’atmosfera è completamente diversa rispetto alla sera, c’è un clima più familiare, senza la frenesia della notte e quindi abbiamo deciso di rendere la cosa permanente, organizzandoci per offrire anche l’opzione pranzo tra le altre cose che facciamo. È importante che siamo sempre pronti a cambiare le cose, a innovarci e adattarci ai desideri della nostra clientela.