“Buongiorno, vivo con mia moglie e i miei due figli di cui il grande, di quasi 10 anni, autistico. Vi scrivo perché sono disoccupato dal 10 marzo e non so come continuare con affitto e bollette e noi famiglie con ragazzi disabili siamo stati completamente abbandonati”.
Una mail di poche righe che racconta di chi non può aspettare con pazienza che tutto passi con la certezza color arcobaleno che andrà tutto bene, perché ogni giorno che passa è un pezzetto in meno dei pochi risparmi messi da parte e di questo passo no, non andrà tutto bene.
“Avevo un contratto a tempo determinato fino a ottobre in un albergo di Como – racconta l’autore della lettera, Carlo (nome di fantasia), che abbiamo contattato per farci raccontare meglio la situazione – ma a inizio marzo mi hanno offerto un posto per la stagione nello stesso settore a Bellinzona così mi sono licenziato. Chi avrebbe immaginato che di lì a pochi giorni si sarebbe fermato tutto a causa del Coronavirus?”.
Senza lavoro, con il contributo Inps che tarda ad arrivare e con, in più, le difficoltà con il figlio più grande a cui, da un giorno all’altro, è cambiato il mondo: “A scuola era affiancato da un’insegnante di sostegno e da un educatore ma da quando la scuola è chiusa ha perso tutti i punti di riferimento – racconta – per il fratellino più piccolo, che fa la prima elementare, la didattica online è quasi un gioco divertente ma lui non riesce a relazionarsi con gli insegnanti attraverso lo schermo e ha perso totalmente l’interesse per la scuola, anche se mia moglie Anna (nome di fantasia), anche lei a casa senza lavoro, ce la sta mettendo tutta per aiutarlo. Inoltre, da quando si è fermato tutto a causa dell’emergenza Covid, non può neanche frequentare la Canottieri Cernobbio, dove faceva attività motoria con un gruppo di ragazzini con la sua stessa disabilità, e non ha più alcun momento per socializzare, cosa difficile per tutti i bambini ma ancor più per lui”.
“Ci sono sostegni per i mutui, contributi regionali per chi ha acquistato un pc per le lezioni online, sostegni per le imprese ma nessuno pensa a chi è nella nostra situazione con davanti un’estate senza turismo e senza lavoro, con alberghi e ristoranti che ancora oggi non sanno cosa dovranno fare per poter riaprire e di certo non assumeranno gli stagionali come me – dice – ricevo un aiuto per la spesa dal Comune ma come pago l’affitto e le bollette?”
“Ci hanno fatto credere che andrà tutto bene ma c’è chi può aspettare e chi no e noi ci sentiamo abbandonati da tutti i punti di vista”, conclude.
Abbiamo ricevuto e pubblicato numerose testimonianze in questo periodo, tra queste ricordiamo:
Un commento
Cari genitori, mi tocca il cuore leggere la vostra testimonianza di grande difficoltà. Il Comune di Como ha attivato il COC al numero 031252770, risponderà una voce gentile dalle 8:00 alle 20:00… Chiamate, non verrete lasciati soli! Coraggio!