“Contro Don Giusto della Valle è in atto una persecuzione inaccettabile”. A esprimersi così è Fabrizio Baggi, segretario regionale e comasco di Rifondazione Comunista, commentando la notizia rivelata questa sera da Etv.
Tutto nascerebbe da un’ordinanza emessa da Palazzo Cernezzi con cui – dopo un parere negativo della Commissione comunale di vigilanza in merito all’autorizzazione per le attività del Teatro Nuovo di Rebbio legate a presunte carenze sull’anticendio – l’amministrazione avrebbe negato l’utilizzo della sala.
Domenica sera, però, poco prima di un concerto comunque organizzato al Teatro Nuovo di Rebbio dalla parrocchia e dall’Aido, con ricavato da devolvere in beneficenza e sala gremita da circa 300 persone, è intervenuta la Polizia locale contestando a Don Giusto l’impossibilità di svolgere l’evento.
Dal canto suo il parroco avrebbe fatto presente di aver presentato un ricorso rispetto all’ordinanza che negava l’impiego della sala e anche di aver già sostanzialmente ottemperato alla messa a norma sul fronte dell’antincendio, essendo solamente in attesa dell’ultima verifica sul campo dei Vigili de Fuoco, necessaria per incassare anche il via libera della stessa Commissione comunale di vigilanza.
A quel punto, pur con qualche attimo di tensione – riferisce sempre Etv – il concerto si è tenuto regolarmente ma pare sia stata comunque verbalizzata una multa da circa 250.
A questa vicenda dunque è riferita la nota diffusa da Baggi questa sera.
“A Como la persecuzione contro don Giusto sta raggiungendo livelli inaccettabili – si legge – Dopo l’accusa rispetto allo stato di salute delle sue galline (libere e ruspanti) arriva ora una sanzione rispetto al teatro parrocchiale. È proprio vero che, chi come don Giusto lavora per i poveri e fa emergere le contrazioni di questa città-vetrina, è un elemento di scomodità per il potere cittadino che invece vuole che nulla cambi mai e prova a raggiungere questo con ogni mezzo. Esprimo solidarietà e vicinanza a don Giusto e invito tutte e tutti a difendere e proteggere quello che a Como è il solo verso spazio sociale, la Parrocchia di Rebbio”.