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L’orrore del forno di Biella. Maxi-querela con il Codacons: anche Como si unisce, ecco come

AGGIORNARMENTO MOLTO IMPORTANTE:
Forno di Biella, ecco come tutelarsi e chiedere i danni. Tutte le risposte alle vostre domande

I fatti sono noti, li abbiamo ampiamente documentati (qui tutti gli articoli). Socrebi Srl, azienda che ha gestito le cremazioni nel Tempio di Biella, è piombata al centro di un’ampia indagine.

Dissacrazione dei corpi, cremazioni cumulative, trattamento non regolare delle ceneri sono i principali capi d’accusa che hanno portato all’arresto del titolare, Alessandro Ravetti e di un dipendente, Claudio Feletti (poi scarcerato) per, come definita dagli stessi investigatori “una lugubre catena di montaggio della morte, a fini di lucro”.

Decine, centinaia forse i casi comaschi. Come noto il forno crematorio del capoluogo è fermo dall’inizio di giugno del 2016, così i lariani sono stati costretti – pagando di tasca propria – a far cremare i propri cari fuori provincia. Tra le destinazioni, purtroppo, anche il Tempio di Biella.

Da queste pagine abbiamo lanciato un’iniziativa per raggruppare tutte le famiglie coinvolte, in modo da fare ordine, parlare con voce unanime e, ovviamente, abbassare il costo di un’azione legale destinata non solo a essere dolorosa ma anche non brevissima e certo dispendiosa.

Sono state ben più di qualche decina le adesioni arrivate all’indirizzo:

comovittimefornobiella@gmail.com (che, naturalmente, resterà aperto per tutta la durata dell’inchiesta e del, quasi scontato, processo).

Ebbene ci sono novità importanti. In questi giorni abbiamo stretto i contatti con i legali del Codacons di Biella, in particolare con l’avvocato Alessandra Guarini (notissima per essere stata nome di punta del pool “Giustizia per la Concordia”, costituito dopo la tragedia della nave Costa).

Alessandra Guardini – Foto per gentile concessione di NewsBiella.com

Stiamo costruendo un ponte tra Como e Biella in modo che quanti decideranno di partecipare a un’azione collettiva possano essere guidati e sappiano con chi parlare. Stiamo organizzando un filo diretto perché ciascuno abbia tutte le informazioni necessarie e possa essere rappresentato.

Entro qualche giorno (pochi) comunicheremo modalità e tempi per partecipare all’azione legale. Intanto ecco la nota dell’associazione dei consumatori

L’associazione Codacons con sedi a Biella, Vercelli e a Gattinara è immediatamente intervenuta ed è in prima linea da giorni nel fornire informazioni e prestare assistenza legale alle centinaia di famiglie coinvolte nella vicenda “Socrebi Srl/Ravetti” (tempio crematorio), raccogliere adesioni e documenti per una maxi-querela collettiva contro i responsabili e contro gli enti pubblici preposti ai controlli, con richiesta di danni per diversi milioni di euro. Come immediata risposta del territorio a questo inaccettabile scandalo contro gli affetti delle persone e la morale dei cittadini Codacons sta ricevendo centinaia di richieste ed ha nominato consulenti scientifici di massimo livello nazionale e ingaggiato la nota penalista biellese Avv. Alessandra Guarini per seguire e contribuire come accusa privata alle indagini della magistratura.

Ci sono già delle coordinate per aderire – le pubblichiamo, ovviamente – ma consigliamo vivamente di attendere l’azione comasca, per non andare in ordine sparso. Con gli avvocati di Biella, a breve, organizzeremo un incontro pubblico in città:

BLOG https://scandalocremazionibiella.wordpress.com
Numero verde dedicato 3346668078
Email dedicata: scandalocremazionibiellla@gmail.com

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