“Ci sentiamo perseguitati. Che ci venga offerta un’alternativa”. E questo il grido di dolore dei giostrai comaschi che questo pomeriggio si sono ritrovati nell’ex Piazza d’Armi in via Sportivi Comaschi a Muggiò, proprio lì dove dal prossimo 5 aprile, salvo ulteriori colpi di scena, si dovrebbero accendere le giostre.
Di quante attrazioni si parla, di quanto spazio avranno eventualmente a disposizione e di come si concluderà la vicenda giudiziaria che vede opposti il Comune di Como e i giostrai da ormai due anni, non è ancora dato sapere (qui tutti gli ultimi passaggi giudiziari e non).
Di sicuro c’è che il bando relativo è stato pubblicato entro il termine dell’8 marzo e si è ora in attesa di un ulteriore pronunciamento del Consiglio di Stato. “Noi giostrai abbiamo partecipato al bando. Siamo dunque pronti – da 5 al 27 aprile – ad aprire. I ricorsi pendenti sono infatti prevalentemente sulla metratura a nostra disposizione e non sull’effettiva apertura del Luna Park di Como”, spiegano i giostrai che non nascondo l’infinita tristezza e la preoccupazione per questo eterno braccio di ferro con l’amministrazione.
“Anni di lotta che ci sono costati e tanto. E qui si parla di 60 attrazioni con altrettante famiglie composte in media da 4 persone che ci vivono. Questo non va scordato anche se c’è chi invece lo fa”, aggiungono.
E non nascondono il loro malcontento quando “guardiamo questa immensa area vuota. Ci sentiamo stanchi e umiliati, senza dimenticare come il Comune si sia scordato anche delle oltre 3mila firme di cittadini raccolte a nostro sostegno”.
La richiesta è quella di “poter avere un confronto con il Comune. Noi vogliamo solo lavorare. Abbiamo sempre rispettato ogni prescrizione. Abbiamo garantito la sicurezza”, specificano. E infine un ultimo richiamo “al programma del sindaco dove si diceva come si volesse trovare una nuova area per il luna park. Un posto dove magari spostarlo ma non eliminarlo”.